Rapporto tra espressione di PD-L1 e PD-L2 nel carcinoma esofageo a cellule squamose ed effetti antitumorali delle cellule T CD8+


Il pathway di segnalazione mediato dal recettore di morte programmata-1 ( PD-1 ) e dai suoi ligandi ( PD-L ) rappresenta un potenziale meccanismo attraverso cui diversi tumori umani sfuggono all'eliminazione da parte del sistema immunitario.

Nonostante questo pathway sia stato oggetto di un ampio numero di studi, le informazioni circa il coinvolgimento di PD-1 e dei suoi ligandi nel carcinoma esofageo a cellule squamose ( ECSS ) non sono ancora sufficienti.

In uno studio è stata esaminata l'espressione di PD-L1, PD-L2 e PD-1 nei tessuti di carcinoma esofageo squamoso e ne sono state analizzate le correlazioni con i principali parametri istopatologici clinici.

Parallelamente, sono stati condotti studi in vitro su cellule della linea Ec109 iperesprimenti PD-L1 e PD-L2 allo scopo di valutare gli effetti della segnalazione mediata da PD-1 sulla funzionalità delle cellule T CD8+ quali proliferazione, apoptosi e produzione di interferone-gamma ( IFN-gamma ).

Dallo studio è risultato che i pazienti PD-L1 positivi mostravano una prognosi significativamente peggiore rispetto ai pazienti PD-L1 negativi, mentre la loro prognosi non è risultata associata all'espressione di PD-L2.

La conta dei linfociti infiltranti il tumore ( TIL ) positivi a PD-1 è stata invece correlata negativamente sia con l'espressione di PD-L1 che di PD-L2.

Studi funzionali hanno evidenziato che l'attivazione del pathway di segnalazione di PD-1/PD-L si riflette in una down-regolazione delle funzioni dei linfociti T CD8+; tale funzionalità è stata ripristinata in seguito al blocco della segnalazione mediata da PD-1.

In conclusione, lo studio ha evidenziato che l'attivazione del pathway di PD1/PD-L potrebbe impedire un'efficace immunità antitumorale, fornendo importanti evidenze circa i meccanismi di immunodeficienza cellulare caratteristici del carcinoma esofageo a cellule squamose.
Alla luce dei risultati ottenuti, il recettore PD-1 ed i suoi ligandi rappresentano nuovi target potenziali per il trattamento immunoterapico del carcinoma esofageo a cellule squamose. ( Xagena2016 )

Leng C et al, Oncol Rep 2016; 35(2): 699-708

Onco2016 Gastro2016



Indietro

Altri articoli

Tecvayli, il cui principio attivo è Teclistamab, è impiegato per il trattamento dei pazienti adulti affetti da mieloma multiplo (...


Venclyxto, il cui principio attivo è Venetoclax, trova impiego per il trattamento di adulti con un tumore ematologico noto come...


La scoperta di reti di segnalazione che guidano processi oncogenici ha portato allo sviluppo di agenti antitumorali mirati. È stata...


L’EMA ( European Medicines Agency ) sta investigando il medicinale anticancro Docetaxel a seguito di casi di enterocolite neutropenica che...


Gli eventi avversi dermatologici di varie terapie molecolarmente mirate sono ben descritti nei pazienti adulti. Poco è stato riportato...


Il blocco del checkpoint immunitario, ovvero la prevenzione della segnalazione inibitoria che limita l'attivazione o la funzione delle risposte tumore-specifiche...


Merck Serono, in accordo con l’European Medicines Agency ( EMA ) e l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ), ha...


Erlotinib ( Tarceva ) è un inibitore della tirosin-chinasi del recettore del fattore di crescita epidermico umano di tipo I...


Gli operatori sanitari sono stati informati sull’importanza di determinare lo status di KRAS prima del trattamento con Vectibix ( Panitumumab...