Farmaci antitumorali: casi di eritrodisestesia palmo-plantare con Tarceva
Erlotinib ( Tarceva ) è un inibitore della tirosin-chinasi del recettore del fattore di crescita epidermico umano di tipo I ( EGFR ). Erlotinib è un potente inibitore della fosforilazione intracellulare di EGFR. L’EGFR viene espresso sulla membrana delle cellule normali e tumorali.
Erlotinib trova inidcazione nel trattamento di prima linea dei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) localmente avanzato o metastatico con mutazioni attivanti EGFR.
Erlotinib in associazione con la Gemcitabina è indicato nel trattamento di pazienti affetti da tumore del pancreas metastatico.
Nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza risultano 5 segnalazioni che hanno riportato l’insorgenza di eritrodisestesia palmo-plantare ( EPP ) associata al trattamento con Erlotinib per carcinoma polmonare non-a-piccole cellule.
In letteratura sono stati recentemente descritti 2 casi di eritrodisestesia palmo-plantare associata al trattamento con Erlotinib. Benomar et al ( Dermatol Online J 2009 ) hanno riportato il caso di un uomo di 61 anni che ha sviluppato eritrodisestesia palmo-plantare e dermatite seborroica. La paziente è stata trattata con Doxiciclina per la dermatite seborroica e con corticosteroidi topici e vitamina B6 per via orale. La dose di Erlotinib è stata ridotta gradualmente da 100 mg/die a 50 mg/die. In seguito il trattamento è stato interrotto definitivamente in quanto l’eritrodisestesia palmo-plantare non si è risolta.
Rouxel et al ( Ann Dermatol Venereol 2008 ) hanno osservato il caso di un uomo di 65 anni che ha sviluppato una eritrodisestesia palmo-plantare grave dopo il primo mese di trattamento con Erlotinib.
Al 30/09/2012 nella banca dati Eudravigilance risultano 17 casi di eritrodisestesia palmo-plantare associati alla somministrazione di Erlotinib.
I recettori EGFR sono sovraespressi in diversi tumori solidi ( cancro del colon e del retto, cancro del polmone non-a-piccole cellule, cancro pancreatico ), e svolgono un ruolo importante nello sviluppo e nella progressione di questi tumori. Ma gli stessi recettori sono espressi anche nella epidermide, nelle ghiandole sudoripare, e nella guaina esterna della radice del follicolo pilifero. Per questo motivo, l’inibizione dei recettori EGFR si associa frequentemente a reazioni avverse cutanee.
Il meccanismo eziopatologico è sconosciuto: molti studi riportano che l’eritrodisestesia palmo-plantare si sviluppa in modo dose-dipendente.
La eritrodisestesia palmo-plantare è spesso associata a trattamenti chemioterapici con inibitori del recettore del fattore di crescita dell'endotelio vascolare ( VEGFR ), come Sunitinib ( Sutent ) e Sorafenib ( Nexavar ).
Sono state proposte diverse ipotesi tra cui: alterata secrezione delle ghiandole sudoripare che può portare ad una siringo-metaplasia delle ghiandole stesse; microtraumi di capillari che si trovano in siti posti sotto sollecitazione meccanica ( palmo della mano e pianta del piede appunto ) determinerebbero una penetrazione particolare dell’agente nocivo nel tessuto cutaneo adiacente; aumento della attività di determinati enzimi nei cheraticinociti, i cui prodotti di degradazione si accumulano in aeree della pelle specifiche.
Commento dell’AIFA
La eritrodisestesia palmo-plantare non è riportata nella scheda tecnica di Tarceva e il segnale che emerge dalla RNF appare piuttosto debole. La possibile associazione tra Erlotinib ed eritrodisestesia palmo-plantare è comunque sostenuta dai casi riportati in letteratura e da quelli presenti in Eudravigilance. E’ probabile tuttavia che questa reazione avversa si manifesti con frequenza inferiore rispetto a quella riportata per inibitori del VEGFR ( Sorafenib, Sunitinib ).
Come comportarsi
Normalmente, la eritrodisestesia palmo-plantare regredisce modificando la chemioterapia antiblastica ( es. riducendo la dose ). Nei quattro casi il farmaco è stato sospeso subito dopo la comparsa della sintomologia, mentre in un caso il farmaco non è stato sospeso e il paziente è stato posto in osservazione con somministrazione di terapia topica. Solo in un caso è stata documentata la risoluzione completa, mentre negli altri casi sono riportati esiti di reazione invariata, miglioramento o di risoluzione con postumi. La terapia con corticosteroidi topici e con vitamina B6 potrebbe alleviare i sintomi della eritrodisestesia palmo-plantare. Sulla base di questi dati non è ancora possibile prendere alcuna azione regolatoria, ma è opportuno che i medici siano messi a conoscenza della potenziale insorgenza della eritrodisestesia palmo-plantare e che a sua volta avvertano i pazienti di evitare sollecitazioni meccaniche sulla pelle nel caso in cui la sindrome si manifesti. ( Xagena2013 )
Fonte: I segnali di Farmacovigilanza - I semestre Anno 2012 - AIFA in collaborazione con i Centri Regionali di Farmacovigilanza, 2013
Onco2013 Dermo2013 Farma2013
Indietro
Altri articoli
Tecvayli a base di Teclistamab per il trattamento degli adulti con mieloma multiplo, sottoposti in precedenza ad almeno tre trattamenti antitumorali
Tecvayli, il cui principio attivo è Teclistamab, è impiegato per il trattamento dei pazienti adulti affetti da mieloma multiplo (...
Venclyxto a base di Venetoclax per la leucemia linfatica cronica, in combinazione con altri medicinali antitumorali o in monoterapia
Venclyxto, il cui principio attivo è Venetoclax, trova impiego per il trattamento di adulti con un tumore ematologico noto come...
Cambiamenti pigmentari nei pazienti trattati con agenti antitumorali mirati
La scoperta di reti di segnalazione che guidano processi oncogenici ha portato allo sviluppo di agenti antitumorali mirati. È stata...
Farmaci antitumorali: enterocolite neutropenica con Docetaxel nelle donne con tumore al seno operabile. Revisione dell’EMA
L’EMA ( European Medicines Agency ) sta investigando il medicinale anticancro Docetaxel a seguito di casi di enterocolite neutropenica che...
Rapporto tra espressione di PD-L1 e PD-L2 nel carcinoma esofageo a cellule squamose ed effetti antitumorali delle cellule T CD8+
Il pathway di segnalazione mediato dal recettore di morte programmata-1 ( PD-1 ) e dai suoi ligandi ( PD-L )...
Pazienti pediatrici sottoposti a terapie antitumorali mirate ed eventi avversi dermatologici
Gli eventi avversi dermatologici di varie terapie molecolarmente mirate sono ben descritti nei pazienti adulti. Poco è stato riportato...
Inibitori del checkpoint immunitario in associazione a vaccini antitumorali
Il blocco del checkpoint immunitario, ovvero la prevenzione della segnalazione inibitoria che limita l'attivazione o la funzione delle risposte tumore-specifiche...
Antitumorali: prima del trattamento con Erbitux è necessario dimostrare lo stato senza mutazioni di RAS ( esoni 2, 3 e 4 di KRAS e NRAS )
Merck Serono, in accordo con l’European Medicines Agency ( EMA ) e l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ), ha...
Antitumorali: determinazione dello status di KRAS prima del trattamento con Vectibix
Gli operatori sanitari sono stati informati sull’importanza di determinare lo status di KRAS prima del trattamento con Vectibix ( Panitumumab...