Calo dei tassi di cancro al seno direttamente correlato alla terapia ormonale
Uno studio di ampie dimensioni con oltre 2 milioni di screening mammografici effettuati su circa 700.000 donne negli Stati Uniti ha mostrato per la prima volta un legame diretto tra il ridotto impiego della terapia ormonale e la diminuzione dell’incidenza di carcinoma duttale in situ ( DCIS ), così come del tumore invasivo alla mammella.
Questa, secondo i Ricercatori, è la prova indiretta che gli ormoni favoriscono la crescita tumorale al seno.
Per quasi un decennio, le donne in post-menopausa sono state invitate ad astenersi da una terapia ormonale a lungo termine e sono state invitate a usare la dose più bassa possibile per il minor tempo possibile per alleviare le vampate di calore e la sudorazione notturna.
Numerosi studi avevano infatti indicato che le donne che assumono una combinazione di estrogeno e progestinico affrontano un maggior rischio di tumore mammario e altri rischi potenziali per la salute.
L'uso della terapia ormonale è cresciuto in modo considerevole negli anni 80 e 90, soprattutto per combattere i sintomi post-menopausali, ma, al tempo stesso, è stato osservato un aumento costante del tasso di tumore alla mammella.
A metà del 2002, in seguito alla presentazione dei dati dello studio Women's Health Initiative ( WHI ) si è scoperto che i rischi della terapia a base di estrogeno e di progestinico superavano i benefici.
Nel nuovo studio, i Ricercatori dell’University of California - San Francisco ( UCSF ) hanno esaminato 2.071.814 esami mammografici di screening eseguiti nel periodo 1997-2008 su circa 700.000 donne di età compresa tra 40 e 79 anni come parte di regolari screening mammografici.
E’ stato osservato che le donne di 50-69 anni, con il più alto livello di utilizzo della terapia ormonale, hanno mostrato la maggiore riduzione nell’incidenza di carcinoma invasivo della mammella quando hanno interrotto l’assunzione degli ormoni, passando da 40 tumori su 10.000 mammografie nel 2002 a 31 casi nel 2005 e 35 tumori nel 2006.
Allo stesso modo, i tassi di carcinoma duttale in situ sono nettamente diminuiti nel medesimo gruppo d’età dopo interruzione della terapia ormonale.
E’ stato riscontrato un parallelo calo del cancro tra le donne di età superiore ai 70 anni.
Tra le donne dai 40 ai 49 anni, che avevano meno probabilità di assumere la terapia ormonale, i tassi di cancro al seno non sono cambiati nel corso del decennio studiato. ( Xagena2010 )
Fonte: Journal of Clinical Oncology, 2010
Gyne2010 Farma2010 Onco2010
Indietro
Altri articoli
Radioterapia dell’intero cervello da sola versus preceduta da Bevacizumab, Etoposide e Cisplatino per metastasi cerebrali non-trattate da cancro al seno
L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...
ASCO24 - Ivonescimab migliora la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al polmone non-a-piccole cellule non-squamoso con mutazione di EGFR dopo fallimento di un inibitore tirosin-chinasico di EGFR. Studio HARMONi-A
Ivonescimab più chemioterapia è stato approvato in Cina, e ora è considerato il trattamento standard per i pazienti con carcinoma...
Risultati clinicopatologici nei pazienti con neuropatie paraneoplastiche e anticorpi fortemente associati al cancro
Le descrizioni patologiche del coinvolgimento dei nervi periferici nelle neuropatie paraneoplastiche sono scarse, per lo più provenienti da autopsie focalizzate...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
Gedatolisib in combinazione con Palbociclib e terapia endocrina nelle donne con cancro mammario avanzato HR-positivo e HER2-negativo
La via PI3K-mTOR è spesso disregolata nel cancro al seno. La combinazione di un inibitore mirato a tutte le isoforme...
Tecentriq a base di Atezolizumab nel trattamento di: cancro uroteliale, cancro del polmone non-a-piccole cellule, cancro a piccole cellule polmonare, cancro mammario triplo negativo, carcinoma epatocellulare
Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...
Fruzaqla a base di Fruquintinib nel trattamento di adulti con cancro del colon-retto metastatico, non-respoder a Trifluridina-Tipiracil o Regorafenib
Fruzaqla, che contiene il principio attivo Fruquintinib, è un medicinale antitumorale usato per il trattamento di adulti con cancro del...
Rischio di cancro al seno a lungo termine nelle sopravvissute a linfoma di Hodgkin trattate con Doxorubicina
Un ampio studio retrospettivo ha dimostrato che un comune farmaco chemioterapico utilizzato per trattare il linfoma di Hodgkin ( HL...
Dispositivo contraccettivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel può aumentare il rischio di cancro al seno
L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...