Carboplatino e Paclitaxel con Linifanib o placebo per cancro del polmone non-a-piccole cellule non-squamoso in stadio avanzato


Linifanib, un potente e selettivo inibitore dei recettori per il fattore di crescita dell’endotelio vascolare ( VEGF ) e per il fattore di crescita derivato dalle piastrine ( PDGF ), ha attività in monoterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ).

È stato valutato Linifanib con Carboplatino ( Paraplatin ) e Paclitaxel ( Taxol ) come terapia di prima linea del tumore NSCLC non-squamoso avanzato.

I pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule non-squamoso in stadio IIIB / IV sono stati assegnati in modo casuale a cicli di 3 settimane di Carboplatino ( area sotto la curva 6 ) e Paclitaxel ( 200 mg/m2 ) con placebo ogni giorno ( braccio A ), Linifanib 7.5 mg ( braccio B ), o Linifanib 12.5 mg ( braccio C ).

L'end point primario era la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ); gli endpoint secondari di efficacia includevano la sopravvivenza globale ( OS ) e il tasso di risposta obiettiva.

138 pazienti sono stati assegnati in modo casuale ( età media, 61 anni, 57% uomini; 84% fumatori ).

I valori di sopravvivenza mediana libera da progressione sono stati 5.4 mesi nel braccio A ( n=47 ), 8.3 mesi nel braccio B ( n=44 ) e 7.3 mesi nel braccio C ( n=47 ).

Gli hazard ratio ( HR ) per la sopravvivenza libera da progressione sono stati 0.51 per il braccio B versus A ( P=0.022 ) e 0.64 per il braccio C vs A ( P=0.118 ).

I valori di sopravvivenza mediana globale sono stati 11.3, 11.4 e 13.0 mesi nel braccio A, B e C, rispettivamente.

Gli hazard ratio per la sopravvivenza globale sono stati 1.08 per il braccio B vs A ( P=0.779 ) e 0.88 per il braccio C vs A ( P=0.650 ).

Entrambe le dosi di Linifanib sono state associate a un aumento della tossicità, tra cui una maggiore incidenza di eventi avversi noti per essere associati con l'inibizione di VEGF / PDGF.

La firma di biomarker di frammenti plasmatici di antigene carcinoembrionale / citocheratina 19 al basale è stata associata a un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione e a una tendenza al miglioramento della sopravvivenza globale con Linifanib 12.5 mg.

In conclusione, l’aggiunta di Linifanib alla chemioterapia ha migliorato in modo significativo la sopravvivenza libera da progressione ( braccio B ), con una tendenza modesta verso un beneficio di sopravvivenza ( braccio C ) e un aumento della tossicità che riflette i noti effetti inibitori di VEGF / PDGF. ( Xagena2015 )

Ramalingam SS et al, J Clin Oncol 2015;33:433-441

Pneumo2015 Onco2015 Farma2015


Indietro

Altri articoli

L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...


Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...



Le descrizioni patologiche del coinvolgimento dei nervi periferici nelle neuropatie paraneoplastiche sono scarse, per lo più provenienti da autopsie focalizzate...


E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...


La via PI3K-mTOR è spesso disregolata nel cancro al seno. La combinazione di un inibitore mirato a tutte le isoforme...


Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...


Fruzaqla, che contiene il principio attivo Fruquintinib, è un medicinale antitumorale usato per il trattamento di adulti con cancro del...


Un ampio studio retrospettivo ha dimostrato che un comune farmaco chemioterapico utilizzato per trattare il linfoma di Hodgkin ( HL...


L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...