Effetto dell’immunodeficienza, carica virale di HIV, e della terapia antiretrovirale sul rischio di cancro


L’insorgenza di tumori e il ruolo che l’immunodeficienza, la carica virale di HIV e la terapia antivirale di combinazione è stato finora poco studiato.

Ricercatori del Clinical Epidemiology Group of the FHDH-ANRS CO4 cohort, hanno esaminato l’effetto di questi fattori sul rischio di specifiche neoplasie nei pazienti con infezione da virus HIV-1.
E’ stata quindi valutata l’incidenza di tumori Aids-associati ( sarcoma di Kaposi, linfoma non-Hodgkin e cancro alla cervice ) e di tumori non associati all’Aids ( linfoma di Hodgkin, tumore polmone, al fegato e all’ano ) su 52.278 pazienti con infezione da HIV inseriti nel French Hospital Database durante il periodo 1998-2006, con periodo osservazionale mediano di 4.9 anni.

Il fattore di rischio predittivo migliore per tutti i tipi di tumori, ad eccezione del tumore dell’ano è stata la conta cellulare CD4.
Rispetto ai pazienti con conta CD4 superiore a 500 cellule/microL, il rate ratio ( RR ) variava da 1.9 per un valore di CD4 di 350-499 cellule/microL a 25.2 per valori inferiori a 50 cellule/microL per il sarcoma di Kaposi ( p
Per il tumore alla cervice, è stato riscontrato un potente effetto della conta CD4 ( RR=0.7 per log2; p=0.0002 ).

Il rischio di sarcoma di Kaposi e di linfoma non-Hodgkin è aumentato quando i livelli plasmatici di RNA-HIV erano superiore a 100.000 copie/mL rispetto ai pazienti con carica virale sotto controllo ( rispettivamente, RR=3.1; p
Il rate ratio di cancro alla cervice per i pazienti che hanno ricevuto la terapia antiretrovirale di combinazione è stato pari a 0.5 ( p=0.03 ).

Il rischio di tumore dell’ano è aumentato con il tempo durante il periodo con conta dei CD4 inferiore a 200 cellule/microL ( 1.3 per anno; p=0.0001 ) e con carica virale superiore a 100.000 copie/mL ( 1.2 per anno; p=0.005 ).

Dallo studio è emerso che una terapia antiretrovirale combinata, potrebbe produrre benefici se ripristina o mantiene la conta dei CD4 al di sopra di 500 cellule/micron; questo indica la necessità di una diagnosi precoce dell’infezione da virus HIV e di un immediato trattamento. ( Xagena2009 )

Guiguet M et al, Lancet Oncol 2009;10: 1152-1159


Inf2009 Onco2009


Indietro

Altri articoli

L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...


Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...



Le descrizioni patologiche del coinvolgimento dei nervi periferici nelle neuropatie paraneoplastiche sono scarse, per lo più provenienti da autopsie focalizzate...


E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...


La via PI3K-mTOR è spesso disregolata nel cancro al seno. La combinazione di un inibitore mirato a tutte le isoforme...


Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...


Fruzaqla, che contiene il principio attivo Fruquintinib, è un medicinale antitumorale usato per il trattamento di adulti con cancro del...


Un ampio studio retrospettivo ha dimostrato che un comune farmaco chemioterapico utilizzato per trattare il linfoma di Hodgkin ( HL...


L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...