Ibandronato nel setting adiuvante non produce benefici nel cancro al seno ER+


I risultati di uno studio di fase 3 hanno mostrato che l'aggiunta di Ibandronato alla terapia endocrina in ambiente adiuvante non offre benefici a lungo termine per le pazienti in postmenopausa con carcinoma mammario positivo al recettore degli estrogeni ( ER ).
Tre anni di Ibandronato per os, assunto giornalmente, non hanno prolungato la sopravvivenza libera da malattia ( DFS ) o ridotto le recidive ossee a 8.5 anni di follow-up.

Sebbene il trattamento adiuvante con bifosfonati abbia mostrato modesti benefici nelle pazienti in postmenopausa con carcinoma mammario, l'efficacia dei bifosfonati orali contenenti azoto come l'Ibandronato non è ben definita.

Nello studio di fase 3 TEAM-IIB, i ricercatori hanno studiato l'efficacia e la sicurezza dell'aggiunta giornaliera di Ibandronato orale alla terapia endocrina in un ambiente adiuvante nelle pazienti in postmenopausa con carcinoma alla mammella in stadio I-III, ER-positivo.
Lo studio ha arruolato 1116 pazienti, 551 assegnate in modo casuale a ricevere la sola terapia endocrina per 5 anni e 565 la terapia endocrina per 5 anni più Ibandronato per 3 anni.
Al basale, l'età mediana delle pazienti era di 62 anni, il 10% delle pazienti aveva un cancro al seno HER2-positivo e il 56% aveva ricevuto la chemioterapia.

A un follow-up mediano di 8.5 anni, non vi era alcuna differenza significativa tra il braccio Ibandronato e quello di controllo per la sopravvivenza libera da malattia ( hazard ratio [ HR ], 0.97; IC 95%, 0.76-1.24; P = 0.811 ), recidiva ossea ( HR=0.83; IC 95%, 0.55-1.25 ) o la sopravvivenza globale ( OS ) ( HR=1.10; IC 95%, 0.82-1.98; P = 0.517 ).

E' stato notato che l'Ibandronato sembrava conferire un beneficio di sopravvivenza libera da malattia e ridurre le recidive ossee a 3 anni, ma non c'erano differenze significative tra i bracci di trattamento con un follow-up più lungo.
> A 3 anni, il tasso di sopravvivenza libera da malattia è stato del 94% nel braccio Ibandronato e del 91% nel braccio controllo.
A 8 anni, il tasso di sopravvivenza libero da malattia è stato pari al 79% in entrambi i bracci.

A 3 anni, l'incidenza cumulativa di recidive ossee è stata del 2% nel braccio Ibandronato e del 4% nel braccio di controllo.
A 8 anni, l'incidenza era rispettivamente del 7% e dell'8%.

A 3 anni, il tasso di sopravvivenza globale era del 98% nel braccio Ibandronato e del 97% nel braccio controllo.
A 8 anni, il tasso di sopravvivenza globale era rispettivamente dell'86% e dell'87%.

In tutto, il 17% dei pazienti ha interrotto precocemente l'Ibandronato a causa di eventi avversi.
I pazienti nel braccio Ibandronato avevano maggiori probabilità rispetto a quelli nel braccio controllo di manifestare eventi avversi gastrointestinali ( rispettivamente 16% e 10%; P inferiore a 0.003 ) e sviluppare osteonecrosi ( 12 eventi vs 1 evento; P =0.002 ).
I pazienti nel braccio Ibandronato avevano meno probabilità rispetto a quelli nel braccio controllo di sviluppare osteoporosi e osteopenia ( rispettivamente 6% e 11%; P =0.004 ).

Lo studio ha lasciato irrisolte alcune questioni quali la dose, la schedula e la durata del trattamento ottimali dei bifosfonati e quali pazienti in postmenopausa dovrebbero essere selezionati per il trattamento con bifosfonati.
I risultati dello studio TEAM-IIB hanno indicato che l'Ibandronato assunto giornalmente per 3 anni non dovrebbe essere la strategia raccomandata. ( Xagena2022 )

Fonte: Journal of Clinical Oncology, 2022

Gyne2022 Onco2022 Farma2022



Indietro

Altri articoli

L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...


Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...



Le descrizioni patologiche del coinvolgimento dei nervi periferici nelle neuropatie paraneoplastiche sono scarse, per lo più provenienti da autopsie focalizzate...


E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...


La via PI3K-mTOR è spesso disregolata nel cancro al seno. La combinazione di un inibitore mirato a tutte le isoforme...


Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...


Fruzaqla, che contiene il principio attivo Fruquintinib, è un medicinale antitumorale usato per il trattamento di adulti con cancro del...


Un ampio studio retrospettivo ha dimostrato che un comune farmaco chemioterapico utilizzato per trattare il linfoma di Hodgkin ( HL...


L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...