Infiammazione e declino clinico dopo chemioterapia adiuvante nelle anziane con cancro al seno: Hurria Older Patients Prospective Study


Le sopravvissute al tumore al seno più anziane sono ad aumentato rischio di declino clinico dopo la chemioterapia adiuvante.
Uno studio ha valutato se i marcatori infiammatori presi in esame prima della chemioterapia adiuvante fossero associati al declino clinico indotto dalla chemioterapia in una popolazione di persone anziane in buona salute con tumore alla mammella.

In uno studio prospettico su donne di età maggiore o uguale a 65 anni con tumore mammario in stadio I-III trattate con chemioterapia, sono state misurate l'interleuchina-6 ( IL-6 ) e la proteina C-reattiva ( CRP ) pre-chemioterapia ( T1 ).
È stato valutato lo stato di fragilità, utilizzando l'indice DAI ( Deficit Accumulation Index; classificato come robusto, prefragile e fragile ), a T1 e post-chemioterapia ( T2 ).
La popolazione di interesse era costituita da donne con indice DAI robusto a T1.

L'esito primario era il declino indotto dalla chemioterapia nello stato di fragilità, definito come declino dell'indice DAI da robusto ( T1 ) a prefragile o fragile ( T2 ).

La regressione logistica multivariata è stata utilizzata per esaminare l'associazione tra i marcatori infiammatori e l'esito primario, aggiustato per le caratteristiche sociodemografiche e cliniche.

Delle 295 donne con indice DAI robusto a T1, 76 ( 26% ) hanno presentato un declino dello stato di fragilità indotto dalla chemioterapia, tra le quali il 66% aveva IL-6 alta, il 63% aveva alti valori di CRP e il 46% aveva alti valori di IL-6 e CRP a T1.

Dopo l'aggiustamento per le caratteristiche sociodemografiche e cliniche, le donne con livelli elevati di IL-6 e CRP avevano una probabilità superiore a 3 volte ( odds ratio, OR=3.52; P=0.003 ) di declino indotto dalla chemioterapia nello stato di fragilità rispetto alle donne con livelli bassi di IL-6 e CRP.

In questa coorte di donne anziane con tumore alla mammella in fase iniziale che erano clinicamente in forma prima dell'inizio della chemioterapia, livelli elevati di IL-6 e di CRP pre-chemioterapia sono stati associati al declino indotto dalla chemioterapia nello stato di fragilità indipendentemente dai fattori di rischio sociodemografici e clinici.

Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se i marcatori infiammatori possono fornire informazioni per approcci più personalizzati al trattamento delle sopravvissute più anziane al tumore al seno. ( Xagena2023 )

Ji J et al, J Clin Oncol 2023; 41: 307-315

Gyne2023 Onco2023



Indietro

Altri articoli

L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...


Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...



Le descrizioni patologiche del coinvolgimento dei nervi periferici nelle neuropatie paraneoplastiche sono scarse, per lo più provenienti da autopsie focalizzate...


E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...


La via PI3K-mTOR è spesso disregolata nel cancro al seno. La combinazione di un inibitore mirato a tutte le isoforme...


Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...


L’aggiunta di Pembrolizumab ( Keytruda ) alla chemioterapia nel setting adiuvante non ha conferito un miglioramento significativo della sopravvivenza libera...


Per le giovani portatori di mutazioni BRCA sopravvissute al carcinoma mammario, le tecniche di riproduzione assistita ( ART ) non...


I dati di uno studio hanno dimostrato che i pazienti con carcinoma mammario metastatico trattati con Alpelisib ( Piqray ),...