Riduzione della mortalità per cancro alla prostata attribuibile al test del PSA


Lo studio ERSPC ( European Randomised study of Screening for Prostate Cancer ) ha dimostrato riduzioni significative della mortalità per cancro alla prostata dopo 9 e 11 anni di follow-up, ma lo screening è controverso a causa di eventi avversi come la sovradiagnosi.
Sono stati forniti i risultati aggiornati di mortalità per cancro alla prostata con follow-up fino al 2010, con analisi troncate a 9, 11 e 13 anni.

ERSPC è uno studio multicentrico, randomizzato, con un nucleo centrale di pazienti di età tra 55 e 69 anni, che ha valutato l'antigene prostatico specifico ( PSA ) in 8 Paesi europei.
Uomini di età compresa tra 50 e 74 anni ammissibili sono stati assegnati in modo casuale allo screening o a nessun intervento ( controllo ).

L'endpoint primario era la mortalità per tumore alla prostata nel gruppo di età core.
Per i Centri francesi è stata riportata solo l’incidenza e non i dati di mortalità a 9 anni di follow-up.

Con i dati troncati a 13 anni di follow-up, sono stati diagnosticati 7.408 casi di carcinoma alla prostata nel gruppo di intervento e 6.107 casi nel gruppo di controllo.

Il rate ratio ( RR ) di incidenza di cancro alla prostata tra i gruppi di intervento e di controllo è stato pari a 1.91 dopo 9 anni ( 1.64 includendo la Francia ), 1.66 dopo 11 anni e 1.57 dopo 13 anni.
Il rate ratio di mortalità per cancro della prostata è stato 0.85 dopo 9 anni, 0.78 dopo 11 anni e 0.79 dopo 13 anni.

La riduzione del rischio assoluto di morte per tumore alla prostata a 13 anni è stata pari a 0.11 per 1.000 anni-persona o 1.28 per 1.000 uomini randomizzati, che equivale a una morte per cancro alla prostata scongiurata per 781 uomini invitati a fare lo screening o a una per 27 tumori alla prostata aggiuntivi rilevati.

Dopo aggiustamento per la non-partecipazione, il rate ratio di mortalità per cancro alla prostata negli uomini che hanno effettuato lo screening è stato pari a 0.73.

In questo aggiornamento lo studio ERSPC ha confermato una sostanziale riduzione della mortalità per cancro alla prostata attribuibile al test del PSA, con un sostanziale aumento dell'effetto assoluto a 13 anni rispetto ai risultati dopo 9 e 11 anni.
Nonostante i risultati, una ulteriore quantificazione dei danni e la loro riduzione è ancora considerata un prerequisito per l'introduzione dello screening basato sulla popolazione. ( Xagena2014 )

Schröder FH et al, Lancet 2014;384:2027-2035

Uro2014 Onco2014 Diagno2014



Indietro

Altri articoli

L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...


Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...



Le descrizioni patologiche del coinvolgimento dei nervi periferici nelle neuropatie paraneoplastiche sono scarse, per lo più provenienti da autopsie focalizzate...


E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...


La via PI3K-mTOR è spesso disregolata nel cancro al seno. La combinazione di un inibitore mirato a tutte le isoforme...


Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...


Fruzaqla, che contiene il principio attivo Fruquintinib, è un medicinale antitumorale usato per il trattamento di adulti con cancro del...


Un ampio studio retrospettivo ha dimostrato che un comune farmaco chemioterapico utilizzato per trattare il linfoma di Hodgkin ( HL...


L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...