Rischio di cancro nei primi sette anni dopo protesi di anca metallo-su-metallo


Uno studio ha determinato se l'uso di superfici portanti in metallo-su-metallo fosse associato a un aumentato rischio di diagnosi di cancro nei primi anni dopo la sostituzione totale della anca e, in particolare a un incremento della incidenza di melanoma maligno e di tumori ematologici, della prostata e del tratto renale.

Lo studio ha esaminato l'incidenza di nuove diagnosi di cancro nei pazienti con protesi di anca in metallo-su-metallo, rispetto ai pazienti con dispositivi alternativi e ha confrontato l'incidenza osservata di diagnosi nei pazienti sottoposti a sostituzione dell'anca con quella prevista dai tassi di incidenza nazionali nella popolazione generale.

Sono stati utilizzati i dati del National Joint Registry of England and Wales ( NJR ).

Lo studio ha riguardato 40.576 pazienti con protesi di anca con superfici di appoggio in metallo-su-metallo, e 248.995 con dispositivi alternativi.

Le principali misure di esito erano rappresentate dalla incidenza di tutti i tumori e dalla incidenza di melanoma maligno e di tumori della prostata, del tratto renale e tumori ematologici.

L'incidenza di nuove diagnosi di cancro è risultata bassa dopo la sostituzione dell'anca ( 1.25% a 1 anno ) e inferiore a quella prevista dalla popolazione normale abbinata per età e sesso ( 1.65% ).

Rispetto ai dispositivi alternativi, non vi è stata alcuna evidenza che le superfici portanti in metallo-su-metallo fossero associate a un aumentato rischio di eventuali diagnosi di cancro nei 7 anni dopo l'intervento chirurgico ( follow-up medio di 3 anni, 23% dei pazienti [ n=67.361 ] osservati per 5 anni o più ).

Analogamente, non vi è stato alcun aumento del rischio di melanoma maligno o di tumori ematologici, della prostata e del tratto renale.

L’incidenza aggiustata a 5 anni di tutti i tumori per gli uomini di 60 anni è stata del 4.8% con resurfacing, 6.2% con protesi in metallo-su-metallo, e 6.7% per altre superfici portanti.

I tassi corrispondenti per le donne di età pari a 60 anni sono stati inferiori: 3.1% con resurfacing, 4.0% con protesi in metallo-su-metallo e 4.4% con altri dispositivi.

In conclusione, questi dati sono rassicuranti, ma i risultati sono osservazionali con breve follow-up.
L'uso di dati da statistiche ospedaliere potrebbe sottostimare le diagnosi di cancro, e vi è la possibilità di confondimento per l’indicazione.
Inoltre, dal momento che alcuni tipi di cancro hanno un lungo periodo di latenza è importante studiare gli esiti a più lungo termine e gli effetti dell'esposizione ai metalli ortopedici. ( Xagena2012 )

Smith AJ et al, BMJ 2012; 344: e2383

Onco2012 Chiru2012



Indietro

Altri articoli

L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...


Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...



Le descrizioni patologiche del coinvolgimento dei nervi periferici nelle neuropatie paraneoplastiche sono scarse, per lo più provenienti da autopsie focalizzate...


E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...


La via PI3K-mTOR è spesso disregolata nel cancro al seno. La combinazione di un inibitore mirato a tutte le isoforme...


Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...


Fruzaqla, che contiene il principio attivo Fruquintinib, è un medicinale antitumorale usato per il trattamento di adulti con cancro del...


Un ampio studio retrospettivo ha dimostrato che un comune farmaco chemioterapico utilizzato per trattare il linfoma di Hodgkin ( HL...


L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...