Sicurezza, attività e correlati immunitari dell’anticorpo anti-PD-1 nel cancro


Il blocco di PD-1 ( programmed death 1 ), un recettore inibitorio espresso dalle cellule T, può produrre un superamento dell’immuno-resistenza.

E’ stata valutata l’attività antitumorale e la sicurezza di BMS-936558, un anticorpo che blocca in modo specifico PD-1.

Nello studio, pazienti con melanoma in stadio avanzato, carcinoma polmonare non-a-piccole cellule, carcinoma prostatico resistente a castrazione, carcinoma a cellule renali o colorettale sono stati assegnati a ricevere l’anticorpo anti-PD-1 a una dose da 0.1 a 10.0 mg per kg di peso corporeo ogni 2 settimane.

Le risposte sono state valutate dopo ciascun ciclo di trattamento di 8 settimane.

I pazienti hanno ricevuto fino a 12 cicli di trattamento fino alla progressione della malattia o fino alla risposta completa.

In totale, 296 pazienti sono stati trattati entro febbraio 2012.

Nel 14% dei pazienti sono stati osservati eventi avversi di grado 3 o 4 correlati al farmaco, e si sono verificati 3 decessi per tossicità polmonare.

Non è stata definita una dose massima tollerata.

Sono stati osservati eventi avversi consistenti con cause di tipo immune.

Tra i 236 pazienti nei quali è stato possibile valutare la risposta, risposte oggettive ( complete o parziali ) sono state osservate in quelli con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule, melanoma o carcinoma a cellule renali.

I tassi cumulativi di risposta ( tutte le dosi ) sono stati pari al 18% tra i pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule ( 14 su 76 pazienti ), 28% tra i pazienti con melanoma ( 26 su 94 pazienti ) e 27% tra i pazienti con carcinoma a cellule renali ( 9 su 33 pazienti ).

Le risposte sono state durature; 20 su 31 risposte hanno avuto durata di 1 o più anni in pazienti con 1 o più anni di follow-up.

Per valutare il ruolo della espressione intratumorale del ligando di PD-1 ( PD-L1 ) nella modulazione della via PD-1-PD-L1, sono state effettuate analisi immunoistochimiche su campioni di tumore pre-trattamento ottenuti da 42 pazienti.

Dei 17 pazienti con tumori PD-L1-negativi, nessuno ha mostrato risposta oggettiva; 9 su 25 pazienti ( 36% ) con tumori PD-L1-positivi hanno mostrato risposta oggettiva ( P=0.006 ).

In conclusione, l’anticorpo anti-PD-1 ha portato a risposte oggettive in circa 1 paziente su 4 a 1 paziente su 5 con tumore al polmone non-a-piccole cellule, melanoma o tumore a cellule renali; il profilo di eventi avversi non sembra precluderne l’utilizzo.
Dati preliminari suggeriscono una relazione tra l’espressione di PD-L1 nelle cellule tumorali e la risposta oggettiva. ( Xagena2012 )

Topalian SL et al, N Engl J Med 2012; 366: 2443-2454

Onco2012 Farma2012


Indietro

Altri articoli

L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...


Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...



Le descrizioni patologiche del coinvolgimento dei nervi periferici nelle neuropatie paraneoplastiche sono scarse, per lo più provenienti da autopsie focalizzate...


E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...


La via PI3K-mTOR è spesso disregolata nel cancro al seno. La combinazione di un inibitore mirato a tutte le isoforme...


Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...


Fruzaqla, che contiene il principio attivo Fruquintinib, è un medicinale antitumorale usato per il trattamento di adulti con cancro del...


Un ampio studio retrospettivo ha dimostrato che un comune farmaco chemioterapico utilizzato per trattare il linfoma di Hodgkin ( HL...


L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...