Studio PRIAS: sorveglianza attiva per il cancro della prostata a basso rischio
La sovradiagnosi e il successivo trattamento eccessivo sono importanti effetti collaterali dello screening e del rilevamento precoce del cancro alla prostata.
La sorveglianza attiva è di crescente interesse come alternativa al trattamento radicale del tumore alla prostata a basso rischio.
Nello studio PRIAS i pazienti idonei avevano cancro alla prostata in stadio clinico T1/T2, antigene prostatico specifico ( PSA ) inferiore o uguale a 10 ng/ml, densità di PSA inferiore a 0.2 ng/ml, una o due biopsie positive, e punteggio di Gleason inferiore o uguale a 6.
Il PSA è stato misurato ogni 3-6 mesi, e biopsie ripetute in base al volume sono state effettuate dopo 1 , 4 e 7 anni.
La riclassificazione è stata definita come più di due biopsie positive o punteggio di Gleason maggiore di 6 alla biopsia ripetuta.
La raccomandazione per il trattamento è stata presa in considerazione in caso di tempo per raddoppiare il valore di PSA inferiore a 3 anni o riclassificazione.
In totale, sono stati inclusi e seguiti 2.494 pazienti per una media di 1.6 anni.
Sono state realizzate una o più biopsie ripetute in 1.480 uomini, tra cui 415 uomini ( 28% ) che hanno mostrato riclassificazione.
La compliance con la prima biopsia ripetuta è stata stimata pari all’81%.
Durante il follow-up, 527 pazienti ( 21.1% ) sono stati sottoposti a terapia attiva.
La sopravvivenza libera da terapia attiva a 2 anni è stata del 77.3%.
I più forti predittori di riclassificazione e passaggio a un trattamento differito sono stati il numero di biopsie positive ( 2 rispetto a 1 ) e la densità di PSA.
Il tasso di sopravvivenza specifica per la malattia è stato del 100%.
Tuttavia, il follow-up è stato troppo breve per trarre conclusioni definitive circa la sicurezza della sorveglianza attiva.
In conclusione, questi dati a breve termine supportano la sorveglianza attiva come strategia praticabile per ridurre il sovratrattamento.
Le caratteristiche cliniche e la cinetica del PSA durante il follow-up possono essere utilizzate per la stratificazione del rischio.
Un monitoraggio rigoroso è ancora più essenziale negli uomini con caratteristiche ad alto rischio, per consentire il riconoscimento tempestivo della malattia potenzialmente aggressiva e offrire un intervento curativo. ( Xagena2013 )
Bul M et al, Eur Urol 2013; 63: 597-603
Onco2013 Uro2013
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