Terapia cognitivo-comportamentale e Armodafinil per insonnia dopo trattamento del cancro
L'insonnia è una conseguenza stressante e spesso persistente del cancro. Anche se la terapia cognitivo-comportamentale per l'insonnia ( CBT-I ) è il trattamento di scelta nella popolazione generale, l'uso di CBT-I in pazienti affetti da tumore è complicato, perché può provocare aumenti transitori ma sostanziali di sonnolenza diurna.
Si è valutato se la terapia cognitivo-comportamentale, in combinazione con l'agente di promozione della veglia Armodafinil ( Nuvigil ), si traduca in risultati di trattamento dell’insonnia migliori in pazienti sopravvissuti al cancro rispetto alla sola terapia cognitivo-comportamentale.
In uno studio randomizzato di 96 pazienti sopravvissuti al cancro ( età media, 56 anni, sesso femminile, 87.5%, cancro al seno, 68% ), l'analisi primaria ha esaminato se una o più delle condizioni di intervento di 7 settimane ( cioè terapia cognitivo-comportamentale, A, o entrambi ), confrontata con un gruppo che ha assunto capsule di placebo, abbia prodotto significativamente maggiori vantaggi clinici.
L’insonnia è stata valutata mediante la scala Insomnia Severity Index e la qualità del sonno mediante la scala Pittsburgh Sleep Quality Inventory.
Tutti i pazienti hanno ricevuto istruzioni sull’igiene del sonno.
Le analisi che hanno controllato per le differenze di base hanno dimostrato che sia il gruppo terapia cognitivo-comportamentale più Armodafinil ( P=0.001 ) che il gruppo terapia cognitivo-comportamentale più placebo ( P=0.010 ) hanno avuto una riduzione significativamente maggiore nella gravità dell’insonnia post-intervento rispetto al gruppo placebo, con una dimensione di effetto di 1.31 e 1.02, rispettivamente.
Miglioramenti simili sono stati osservati per la qualità del sonno.
Le plusvalenze su entrambe le misure si sono mantenute per 3 mesi.
La terapia cognitivo-comportamentale più Armodafinil non è risultata significativamente differente dalla terapia cognitivo-comportamentale più placebo ( P=0.421 ), e Armodafinil da sola non è stato significativamente diverso dal solo placebo ( P=0.584 ).
In conclusione, la terapia cognitivo-comportamentale ha portato a miglioramenti significativi e duraturi nell’insonnia e nella qualità del sonno.
Armodafinil non ha migliorato in modo significativo l'efficacia della terapia cognitivo-comportamentale nè ha indipendentemente influito sull’insonnia o sulla qualità del sonno. ( Xagena2015 )
Roscoe JA et al, J Clin Oncol 2015;33:165-171
Neuro2015 Onco2015 Farma2015
Indietro
Altri articoli
Radioterapia dell’intero cervello da sola versus preceduta da Bevacizumab, Etoposide e Cisplatino per metastasi cerebrali non-trattate da cancro al seno
L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...
ASCO24 - Ivonescimab migliora la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al polmone non-a-piccole cellule non-squamoso con mutazione di EGFR dopo fallimento di un inibitore tirosin-chinasico di EGFR. Studio HARMONi-A
Ivonescimab più chemioterapia è stato approvato in Cina, e ora è considerato il trattamento standard per i pazienti con carcinoma...
Risultati clinicopatologici nei pazienti con neuropatie paraneoplastiche e anticorpi fortemente associati al cancro
Le descrizioni patologiche del coinvolgimento dei nervi periferici nelle neuropatie paraneoplastiche sono scarse, per lo più provenienti da autopsie focalizzate...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
Gedatolisib in combinazione con Palbociclib e terapia endocrina nelle donne con cancro mammario avanzato HR-positivo e HER2-negativo
La via PI3K-mTOR è spesso disregolata nel cancro al seno. La combinazione di un inibitore mirato a tutte le isoforme...
Tecentriq a base di Atezolizumab nel trattamento di: cancro uroteliale, cancro del polmone non-a-piccole cellule, cancro a piccole cellule polmonare, cancro mammario triplo negativo, carcinoma epatocellulare
Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...
Fruzaqla a base di Fruquintinib nel trattamento di adulti con cancro del colon-retto metastatico, non-respoder a Trifluridina-Tipiracil o Regorafenib
Fruzaqla, che contiene il principio attivo Fruquintinib, è un medicinale antitumorale usato per il trattamento di adulti con cancro del...
Rischio di cancro al seno a lungo termine nelle sopravvissute a linfoma di Hodgkin trattate con Doxorubicina
Un ampio studio retrospettivo ha dimostrato che un comune farmaco chemioterapico utilizzato per trattare il linfoma di Hodgkin ( HL...
Dispositivo contraccettivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel può aumentare il rischio di cancro al seno
L'utilizzo di un dispositivo intrauterino a rilascio di Levonorgestrel per prevenire la gravidanza ha aumentato il rischio di cancro alla...