Infezione grave e rischio di malattie cardiovascolari
L’eccesso di rischio di malattie cardiovascolari associato a un’ampia gamma di malattie infettive non è noto.
È stato quantificato il rischio a breve e a lungo termine di eventi cardiovascolari maggiori nelle persone con infezioni gravi ed è stata stimata la frazione attribuibile alla popolazione.
Sono stati analizzati i dati di 331.683 partecipanti alla UK Biobank senza malattie cardiovascolari al basale ( 2006-2010 ) e sono stati replicati i risultati principali in una popolazione indipendente proveniente da 3 studi prospettici di coorte comprendenti 271.329 partecipanti provenienti dalla Finlandia ( basale 1986-2005 ).
I fattori di rischio cardiovascolare sono stati misurati al basale. Sono state diagnosticate malattie infettive ( l'esposizione ) ed eventi cardiovascolari maggiori [ MACE ] incidenti dopo le infezioni, definiti come infarto del miocardio, morte cardiaca o ictus fatale o non-fatale ( l'esito ) dal collegamento dei partecipanti ai registri ospedalieri e dei decessi.
Nella UK Biobank ( follow-up medio, 11.6 anni ), 54.434 partecipanti sono stati ricoverati in ospedale per un'infezione e 11.649 hanno manifestato un evento cardiovascolare maggiore incidente al follow-up.
Rispetto ai partecipanti senza precedenti di malattie infettive, coloro che erano stati ricoverati in ospedale hanno manifestato un aumento del rischio di eventi cardiovascolari maggiori, in gran parte indipendentemente dal tipo di infezione.
Questa associazione è stata più forte durante il primo mese dopo l'infezione ( hazard ratio, HR, 7.87 ), ma è rimasta elevata durante l'intero follow-up ( HR, 1.47 ).
I risultati sono stati simili nella coorte di replica ( HR, 7.64 durante il primo mese; HR, 1.41 durante il follow-up medio di 19.2 anni ).
Dopo aver controllato i tradizionali fattori di rischio cardiovascolare, la frazione attribuibile alla popolazione per le infezioni gravi e gli eventi cardiovascolari maggiori è stata del 4.4% nella UK Biobank e del 6.1% nella coorte di replica.
Le infezioni abbastanza gravi da richiedere il trattamento ospedaliero sono state associate a un aumento del rischio di eventi di malattie cardiovascolari maggiori immediatamente dopo il ricovero.
È stato osservato anche un lieve eccesso di rischio a lungo termine, ma non si può escludere un fattore confondente residuo. ( Xagena2023 )
Sipilä PN et al, Circulation 2023; 147: 1582-1593
Inf2023 Cardio2023
Indietro
Altri articoli
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia a bassa intensità basata su Venetoclax nel fallimento molecolare della leucemia mieloide acuta con mutazione NPM1
L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...
Bifosfonati nei pazienti trattati con glucocorticoidi affetti da distrofia muscolare di Duchenne
I bifosfonati sono abitualmente utilizzati per trattare l’osteoporosi nei pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne ( DMD ), una...
Efficacia e sicurezza di Elafibranor nella colangite biliare primitiva
La colangite biliare primitiva è una rara malattia epatica colestatica cronica caratterizzata dalla distruzione dei dotti biliari interlobulari, che porta...
Seladelpar nella colangite biliare primitiva
I trattamenti efficaci per i pazienti con colangite biliare primitiva sono limitati. Seladelpar, un agonista del recettore attivato dal proliferatore...
Trombectomia endovascolare più assistenza medica versus sola assistenza medica per ictus ischemico di grandi dimensioni: esiti a 1 anno dello studio SELECT2
Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...