Analisi del DNA circolante per individuare mutazioni nella selezione dei pazienti con tumore del colon retto metastatico per il trattamento anti-EGFR
Sebbene il tessuto tumorale rimanga il gold standard per l'analisi genetica nei pazienti affetti da tumore, si sta affermando l'analisi del DNA tumorale circolante ( ctDNA ) dai campioni di sangue.
E' stato ampliato un precedente studio sulla convalida clinica del DNA plasmatico nei pazienti con tumore del colon-retto metastatico, valutando la sua utilità clinica nella gestione standard.
La concordanza e il tempo di conversione dei dati del ctDNA in confronto all'analisi dei tessuti tumorali sono stati valutati in uno studio clinico multicentrico prospettico in tempo reale ( n=140 pazienti con tumore del colon retto metastatico ).
Molte altre mutazioni sono state riscontrate con l'analisi ctDNA: il 59%, l'11.8% e il 14.4% dei pazienti sono stati riconosciuti come KRAS, NRAS e BRAF-mutanti mediante l’analisi ctDNA rispetto al 44%, 8.8% e 7.2% dall'analisi dei tessuti tumorali.
Il tempo di conversione mediano dei dati dal tessuto tumorale è stato di 16 giorni, mentre è stato di 2 giorni per l'analisi ctDNA.
L'analisi dei campioni ha rivelato che l'uso della biopsia, il lungo ritardo tra la raccolta del tessuto tumorale e la raccolta ematica, e la resezione del tumore al momento della raccolta del sangue, il sito tumorale o il tipo di tessuto analizzato sembrano influenzare la concordanza.
Complessivamente, i dati clinici in merito alla risposta anti-recettore del fattore di crescita epidermico ( stato RAS ) e alla prognosi ( stato BRAF ) dei pazienti non sono sembrati contraddittori in base allo stato mutazionale determinato dall'analisi del plasma.
Infine, è stato presentato il primo profilo di distribuzione delle mutazioni hotspot RAS e BRAF determinato dall'analisi ctDNA ( n=119 ), rivelando una elevata percentuale di pazienti con mutazioni multiple ( 45% della popolazione e fino a 5 mutazioni ) e solo il 24% dei pazienti WT ( wild type ) per entrambi i geni.
Il profilo di mutazione determinato dall'analisi ctDNA con l'utilizzo di varie soglie di rilevazione ha messo in evidenza l'importanza della sensibilità del test.
In conclusione, lo studio ha dimostrato che il ctDNA potrebbe sostituire l'analisi del tessuto tumorale e anche l'utilità clinica dell'analisi ctDNA mediante una riduzione considerevole del tempo di conversione dei dati. ( Xagena2017 )
Thierry AR et al, Ann Oncol 2017; 28: 2149-2159
Onco2017
Indietro
Altri articoli
ASCO24 - Ivonescimab migliora la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al polmone non-a-piccole cellule non-squamoso con mutazione di EGFR dopo fallimento di un inibitore tirosin-chinasico di EGFR. Studio HARMONi-A
Ivonescimab più chemioterapia è stato approvato in Cina, e ora è considerato il trattamento standard per i pazienti con carcinoma...
ASCO24 - Osimertinib ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione, rispetto al placebo, nei pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule con mutazione EGFR in fase avanzata. Studio LAURA
Uno studio randomizzato di fase 3 ha mostrato che Osimertinib ( Tagrisso ) dopo la chemioradioterapia ha migliorato drasticamente la...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sunvozertinib per i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico pretrattato con Platino e mutazione da inserzione dell'esone 20 di EGFR - Studio di fase 2 WU-KONG6
Sunvozertinib è un inibitore orale, irreversibile e selettivo della tirosina chinasi che presenta un profilo di sicurezza favorevole e un'attività...
Patritumab deruxtecan nel carcinoma al polmone non-a-piccole cellule con mutazione di EGFR dopo terapia con un inibitore della tirosina chinasi di EGFR e chemioterapia a base di Platino: studio HERTHENA-Lung01
Patritumab deruxtecan, o HER3-DXd, è un coniugato anticorpo-farmaco costituito da un anticorpo monoclonale completamente umano diretto al recettore 3 del...
Patritumab deruxtecan, un coniugato anticorpo-farmaco ha dimostrato efficacia nel tumore al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
Lo studio di fase II HERTHENA-Lung01 ha mostrato che il trattamento con il coniugato anticorpo-farmaco Patritumab deruxtecan ( HER3-DXd...
Sopravvivenza globale con Osimertinib nel tumore polmonare non-a-piccole cellule resecato con mutazione EGFR
Tra i pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecato, con mutazione del recettore del fattore di crescita...
Panitumumab più Trifluridina -Tipiracil come terapia di rechallenge anti-EGFR per il tumore colorettale metastatico refrattario RAS wild-type
Le attuali terapie di terza linea per i pazienti con tumore del colon-retto metastatico ( MCRC ) hanno un'efficacia limitata....