Cancro ai polmoni con EGFR non-mutato: Docetaxel superiore a Erlotinib
Il trattamento di seconda linea con Docetaxel ( Taxotere ) ha portato a risultati significativamente migliori rispetto ad Erlotinib ( Tarceva ) in un confronto testa-a-testa tra i pazienti il cui carcinoma al polmone non-a-piccole cellule non presentava una mutazione del recettore del fattore di crescita dell’epidermide ( EGFR ).
Nello studio di fase III TAILOR ( Tarceva Italian Lung Optimization Trial ) i tassi di sopravvivenza libera da progressione, risposta e controllo della malattia hanno favorito Docetaxel.
Dallo studio TAILOR non sono emersi dati a sostegno dell'uso di Erlotinib al posto di Docetaxel nei pazienti con EGFR wild type ( normale, non-mutato ).
TAILOR è l'unico studio prospettico che ha selezionato i pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule e recettore del fattore di crescita epidermico nella sua forma wild-type per un confronto diretto di Docetaxel con Erlotinib, un inibitore della tirosina chinasi ( TKI ) diretto verso EGFR.
Gli inibitori della tirosin-chinasi sono ben noti nel trattamento dei pazienti portatori di mutazioni nel gene EGFR, ma il loro ruolo continua ad essere dibattuto per EGFR wild-type, che rappresenta circa l'85-90% dei casi con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule.
Allo studio hanno preso parte 222 pazienti, che avevano un ECOG ( Eastern Cooperative Oncology Group ) performance status di 0-2 e avevano avuto malattia avanzata o recidivante dopo un precedente trattamento con una terapia a base di Platino.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Erlotinib 150 mg al giorno o una di due dosi di Docetaxel: 75 mg/m2 al giorno 1 ogni 21 giorni, o 35 mg/m2 nei giorni 1, 8 e 15 ogni 28 giorni fino a progressione della malattia o a inaccettabile tossicità.
Tre pazienti non sono stati inclusi nella popolazione intent-to-treat a causa di violazioni maggiori del protocollo.
Circa tre quarti dei pazienti presentava dimostrazione istologica di adenocarcinoma ed esprimeva KRAS wild-type; erano attuali o ex-fumatori.
L’età media dei pazienti era di circa 66 anni.
Sono stati rilevati i seguenti risultati:
• Il tempo mediano alla progressione è stato di 3.4 mesi con Docetaxel e 2.4 mesi con Erlotinib (hazard ratio, HR=0.69; P=0.014). A 6 mesi, il 29% dei pazienti trattati con Docetaxel era libero da progressione, rispetto al 17% con Erlotinib.
• Il tasso di controllo della malattia ( definito come risposte complete e parziali e malattia stabile ) è raddoppiato nel braccio Docetaxel, raggiungendo il 41.5% contro il 22.8% nel braccio Erlotinib ( P=0.007 ).
• Le risposte nel braccio Erlotinib sono state rare e quasi non-rilevabili ( 2.2% vs 14%, P=0.004 ). Nessun paziente in cura con Erlotinib ha avuto una risposta completa, mentre il 4.3% l’ha avuta con Docetaxel.
Un’analisi dei sottogruppi sulla sopravvivenza libera da progressione ha favorito Docetaxel su Erlotinib, indipendentemente dall'età, sesso, performance status e abitudine al fumo, anche se le interazioni non sono risultate statisticamente significative.
Anche i pazienti con e senza mutazioni del gene KRAS hanno beneficiato di Docetaxel ( HR=0.84 e 0.65, rispettivamente, P=0.237 ), con sopravvivenza libera da progressione media simile in questi pazienti a 2.6 mesi e 2.4 mesi ( HR=0.91; P=0.558 ).
La mutazione KRAS non sembra essere un fattore predittivo o prognostico di seconda linea.
La sopravvivenza globale, l’endpoint primario dello studio, sarà valutata dopo che si saranno verificati i 199 decessi necessari.
La tossicità è risultata in linea con le previsioni, con gli eventi avversi correlati al trattamento che hanno portato alla modificazione della dose nel 22% dei casi con Docetaxel e nel 29% nel braccio Erlotinib.
I dati relativi al rash non sono stati analizzati per la correlazione con la progressione o la risposta.
Finora 5 studi randomizzati hanno confrontato la chemioterapia con gli inibitori tirosin-chinasici di EGFR nei pazienti affetti da carcinoma del polmone non-a-piccole cellule precedentemente trattati, ma erano stati tutti condotti in pazienti non-selezionati, e solo 2 studi hanno riportato gli esiti in base allo stato mutazionale di EGFR per una minoranza di pazienti in analisi non pianificate.
L'hazard ratio per la sopravvivenza libera da progressione nello studio TAILOR è coerente con le analisi retrospettive dallo studio TITAN ( Lancet Oncology 2012 ) e INTEREST( Lancet 2008 ), suggerendo benefici della chemioterapia rispetto agli inibitori tirosin-chinasici di EGFR nei pazienti con EGFR non-mutato.
In conclusione, dallo studio TAILOR è emerso che nel trattamento di seconda linea, come si sa già dalla prima linea, la chemioterapia ( Docetaxel ) risulta superiore rispetto agli inibitori tirosin-chinasici di EGFR ( Erlotinib ) nei pazienti con cancro al polmone non a piccole cellule con EGFR wild-type.
Tuttavia, i pazienti con EGFR wild-type non rappresentano una popolazione omogenea, e quindi i medici dovrebbero comunque verificare riarrangiamenti del gene ALK ed altre alterazioni genetiche. ( Xagena2012 )
Fonte: American Society of Clinical Oncology ( ASCO ) – Annual Meeting 2012
Onco2012 Pneumo2012 Farma2012
Indietro
Altri articoli
ASCO24 - Ivonescimab migliora la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al polmone non-a-piccole cellule non-squamoso con mutazione di EGFR dopo fallimento di un inibitore tirosin-chinasico di EGFR. Studio HARMONi-A
Ivonescimab più chemioterapia è stato approvato in Cina, e ora è considerato il trattamento standard per i pazienti con carcinoma...
ASCO24 - Osimertinib ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione, rispetto al placebo, nei pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule con mutazione EGFR in fase avanzata. Studio LAURA
Uno studio randomizzato di fase 3 ha mostrato che Osimertinib ( Tagrisso ) dopo la chemioradioterapia ha migliorato drasticamente la...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sunvozertinib per i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico pretrattato con Platino e mutazione da inserzione dell'esone 20 di EGFR - Studio di fase 2 WU-KONG6
Sunvozertinib è un inibitore orale, irreversibile e selettivo della tirosina chinasi che presenta un profilo di sicurezza favorevole e un'attività...
Patritumab deruxtecan nel carcinoma al polmone non-a-piccole cellule con mutazione di EGFR dopo terapia con un inibitore della tirosina chinasi di EGFR e chemioterapia a base di Platino: studio HERTHENA-Lung01
Patritumab deruxtecan, o HER3-DXd, è un coniugato anticorpo-farmaco costituito da un anticorpo monoclonale completamente umano diretto al recettore 3 del...
Patritumab deruxtecan, un coniugato anticorpo-farmaco ha dimostrato efficacia nel tumore al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
Lo studio di fase II HERTHENA-Lung01 ha mostrato che il trattamento con il coniugato anticorpo-farmaco Patritumab deruxtecan ( HER3-DXd...
Sopravvivenza globale con Osimertinib nel tumore polmonare non-a-piccole cellule resecato con mutazione EGFR
Tra i pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecato, con mutazione del recettore del fattore di crescita...
Panitumumab più Trifluridina -Tipiracil come terapia di rechallenge anti-EGFR per il tumore colorettale metastatico refrattario RAS wild-type
Le attuali terapie di terza linea per i pazienti con tumore del colon-retto metastatico ( MCRC ) hanno un'efficacia limitata....