Foretinib, un doppio inibitore MET/VEGFR2, in pazienti con carcinoma renale papillare


Foretinib è un inibitore multichinasico orale che ha come bersaglio i recettori di MET, VEGF, RON, AXL e TIE-2.
Mutazioni attivanti o amplificazioni in MET sono state descritte in pazienti con carcinoma renale papillare.

È stato condotto uno studio per valutare efficacia e sicurezza di Foretinib in pazienti con carcinoma renale papillare.

I pazienti sono stati arruolati nello studio in due coorti con diversi schemi di somministrazione di Foretinib: coorte A, 240 mg una volta al giorno nei giorni da 1 a 5 ogni 14 giorni ( braccio intermittente ); coorte B, 80 mg al giorno ( braccio dosaggio giornaliero ).

I pazienti sono stati stratificati in base all’attivazione del pathway di MET ( mutazione germinale o somatica di MET, amplificazione [7q31] di MET o aggiunta di cromosoma 7 ).

L’endpoint primario era il tasso di risposta generale.

Sono stati arruolati 74 pazienti, 37 in ciascuna coorte di dosaggio.

Il tasso di risposta oggettivo ( ORR ) in base ai criteri RECIST 1.0 è stato del 13.5%; la sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 9.3 mesi, e la sopravvivenza generale mediana non è stata raggiunta.

La presenza di una mutazione germinale di MET è risultata altamente predittiva di una risposta ( 5 su 10 versus 5 su 57 pazienti con e senza mutazioni germinali di MET, rispettivamente ).

Gli eventi avversi più frequenti di qualunque grado associati a Foretinib sono stati fatigue, ipertensione, tossicità gastrointestinali e emboli polmonari non-fatali.

In conclusione, Foretinib ha mostrato attività nei pazienti con carcinoma renale papillare avanzato con un profilo di tossicità gestibile e un alto tasso di risposta nei pazienti con mutazioni germinali di MET. ( Xagena2013 )

Choueiri TK et al, J Clin Oncol 2013; 31: 181-186

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