Rischio epatotossicità con Voltaren gel
Novartis ha informato riguardo a gravi reazioni epatiche dopo applicazione del farmaco Voltaren gel.
Voltaren gel è un preparato ad azione antinfiammatoria, che trova indicazione nel sollievo del dolore da osteoartrosi a livello delle ginocchia e delle mani, mediante un trattamento topico.
Voltaren non è stato valutato per l’impiego delle articolazioni a livello della colonna vertebrale, anca o della spalla.
Effetti epatici
Aumenti di uno o più test di funzionalità epatica possono presentarsi durante terapia con Diclofenac per uso topico.
Queste anormalità di laboratorio possono progredire, possono rimanere immodificate, o possono essere transitorie con la continuazione della terapia.
Aumenti bordeline ( ad esempio meno di 3 volte il limite superiore del range di normalità ) o maggiori aumenti delle transaminasi si sono presentati in circa il 15% dei pazienti trattati con Diclofenac.
Tra i marker di funzione epatica, ALT ( SGPT ) è raccomandato per il monitoraggio del danno epatico.
Negli studi clinici, aumenti significativi ( ad esempio più di 3 volte il limite superiore del range normale, ULN ) di AST ( SGOT ) si è presentato in circa il 2% di circa 5.700 pazienti nel corso del trattamento con Diclofenac ( il valore di ALT non è stato misurato in tutti gli studi ).
In uno studio di ampie dimensioni, in aperto, che ha interessato 3.700 pazienti, trattati per 2-6 mesi, i pazienti sono stati monitorati a 8 settimane, e 1.200 pazienti sono stati monitorati anche a 24 settimane. Aumenti significativi di ALT e/o AST si sono avuti in circa il 4% dei pazienti trattati con Voltaren gel, con marcati aumenti ( es. più di 8 volte il limite superiore del range di normalità ) in circa l’1% dei 3.700 pazienti.
In questo studio, è stata osservata una più alta incidenza di aumenti bordeline ( meno di 3 volte ULN ), moderati ( 3-8 volte ULN ) e marcati ( maggiori di 8 volte ULN ) di ALT o AST nei pazienti riceventi Diclofenac, rispetto ad altri FANS ).
Gli aumenti delle transaminasi sono stati riscontrati più frequentemente nei pazienti con osteoartrosi rispetto a quelli con artrite reumatoide.
Quasi tutti gli aumenti significativi delle transaminasi sono stati individuati prima che i pazienti diventassero sintomatici.
Esami anormali si sono presentati durante i primi 2 mesi di terapia con Diclofenac in 42 di 51 pazienti in tutti gli studi clinici che hanno sviluppato marcati aumenti delle transaminasi.
Nelle segnalazioni postmarketing, casi di epatotossicità indotta dal farmaco sono stati riportati nel primo mese durante il trattamento con Diclofenac.
Sono stati riportati casi di gravi reazioni avverse epatiche, tra cui necrosi epatica, ittero, epatite fulminante con o senza ittero, e insufficienza epatica.
Alcuni di questi casi segnalati hanno avuto esito fatale o hanno richiesto trapianto di fegato.
I medici dovrebbero misurare le transaminasi in modo periodico nei pazienti che ricevono la terapia di lungo periodo con Diclofenac, poiché la grave epatotossicità può svilupparsi senza un prodromo di sintomi distinguibili.
Non è noto quando eseguire la prima misurazione delle transaminasi e le misurazioni successive.
Sulla base dei dati degli studi clinici e delle esperienze postmarketing, le transaminasi dovrebbero essere monitorate entro 4-8 settimane dopo aver iniziato il trattamento con Diclofenac.
Tuttavia, gravi reazioni epatiche possono presentarsi in qualsiasi momento durante trattamento con Diclofenac.
Qualora l’anormalità dei test epatici dovesse persistere o peggiorare, qualora i segni e/o i sintomi clinici di malattia epatica dovessero svilupparsi, o se le manifestazioni sistemiche dovessero presentarsi ( es. eosinofilia, rash, dolore addominale, diarrea, urine scure etc ), il Diclofenac dovrebbe essere sospeso immediatamente.
Per minimizzare la possibilità che il danno epatico diventi grave nell’intervallo tra una misurazione e l’altra delle transaminasi, i medici devono informare i pazienti dei segni e sintomi dell’epatotossicità ( es. nausea, fatigue, letargia, diarrea, prurito, itterizia, dolorabilità del quadrante superiore destro, e sintomi simil-influenzali ).
Per minimizzare il potenziale rischio di un evento avverso epatico nei pazienti trattati con Diclofenac dis odio, dovrebbe essere impiegata la più bassa dose efficace per il minor tempo possibile.
Cautela nel prescrivere Diclofenac sodio con farmaci concomitanti che sono noti essere potenzialmente epatotossici ( es. antibiotici, antiepilettici ). ( Xagena2009 )
Fonte: FDA, 2009
Reuma2009 Farma2009 Gastro2009
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