Doppia terapia antiaggregante dopo intervento PCI nei pazienti ad alto rischio emorragico
La durata appropriata della doppia terapia antiaggregante nei pazienti ad alto rischio di sanguinamento dopo l'impianto di uno stent coronarico a rilascio di farmaco rimane non ben definita.
Un mese dopo aver subito l'impianto di uno stent coronarico a rilascio di Sirolimus in polimero biodegradabile, sono stati assegnati in modo casuale i pazienti ad alto rischio di sanguinamento a interrompere immediatamente la doppia terapia antiaggregante ( terapia abbreviata ) o a continuarla per almeno 2 mesi aggiuntivi ( terapia standard ).
I tre esiti primari classificati erano eventi clinici avversi netti ( un composito di morte per qualsiasi causa, infarto miocardico, ictus o sanguinamento maggiore ), eventi avversi cardiaci o cerebrali maggiori ( un composito di morte per qualsiasi causa, infarto miocardico o ictus ) e sanguinamento maggiore o non maggiore clinicamente rilevante; le incidenze cumulative sono state valutate a 335 giorni.
I primi due esiti sono stati valutati per la non-inferiorità nella popolazione per protocollo e il terzo per la superiorità nella popolazione intention-to-treat.
Tra i 4.434 pazienti nella popolazione per protocollo, eventi clinici avversi netti si sono verificati in 165 pazienti ( 7.5% ) nel gruppo in terapia abbreviata e in 172 ( 7.7% ) nel gruppo in terapia standard ( differenza, -0.23 punti percentuali; P minore di 0.001 per la non-inferiorità ).
In totale 133 pazienti ( 6.1% ) nel gruppo con terapia abbreviata e 132 pazienti ( 5.9% ) nel gruppo con terapia standard hanno avuto un evento avverso cardiaco o cerebrale maggiore ( differenza, 0.11 punti percentuali; P=0.001 per la non-inferiorità ).
Tra i 4.579 pazienti nella popolazione intent-to-treat, si sono verificati sanguinamenti maggiori o non maggiori clinicamente rilevanti in 148 pazienti ( 6.5% ) nel gruppo con terapia abbreviata e in 211 ( 9.4% ) nel gruppo con terapia standard ( differenza, -2.82 punti percentuali; P minore di 0.001 per superiorità ).
Un mese di doppia terapia antiaggregante è stato non-inferiore alla continuazione della terapia per almeno altri 2 mesi per quanto riguarda il verificarsi di eventi clinici avversi netti e di eventi avversi cardiaci o cerebrali maggiori; la terapia abbreviata ha anche determinato una minore incidenza di sanguinamenti maggiori o non-maggiori clinicamente rilevanti. ( Xagena2021 )
Valgimigli M et al, N Engl J Med 2021; 385: 1643-1655
Cardio2021
Indietro
Altri articoli
Rusfertide, un mimetico dell'Epcidina, per il controllo dell'eritrocitosi nella policitemia vera
La policitemia vera è una neoplasia mieloproliferativa cronica caratterizzata da eritrocitosi. Rusfertide, un peptide iniettabile mimetico dell’ormone principale regolatore del...
Fattori correlati al diabete ed effetti di Ticagrelor più Aspirina negli studi THEMIS e THEMIS-PCI
Lo studio THEMIS ( The Effect of Ticagrelor on Health Outcomes in Diabetes Mellitus Patients Intervention Study ) ( n=19.220...
Durata della doppia terapia antipiastrinica per i pazienti ad alto rischio emorragico sottoposti a intervento PCI
La durata ottimale della doppia terapia antipiastrinica ( DAPT ) dopo intervento coronarico percutaneo ( PCI ) tra i pazienti...
Procedura PCI: stent a base di polimeri o privi di polimeri nei pazienti ad alto rischio di sanguinamento
Gli stent rivestiti di farmaco privi di polimeri forniscono risultati clinici superiori rispetto agli stent di metallo nudo in pazienti...
Rivaroxaban più Aspirina versus Aspirina da sola in pazienti con precedente intervento coronarico percutaneo: studio COMPASS-PCI
Lo studio COMPASS ( Cardiovascular Outcomes for People using Anticoagulation Strategies ) ha dimostrato che l'inibizione a doppia via (...
Effetto della selezione dell'inibitore P2Y12 orale guidata dal genotipo rispetto alla terapia convenzionale con Clopidogrel sugli esiti ischemici dopo intervento coronarico percutaneo: studio TAILOR-PCI
Dopo intervento coronarico percutaneo ( PCI ), i pazienti con varianti CYP2C19*2 o *3 con perdita di funzione ( LOF...
Terapia antitrombotica nei pazienti con fibrillazione atriale e sindrome coronarica acuta trattata medicalmente o con intervento PCI o sottoposti a intervento coronarico percutaneo elettivo: approfondimenti dallo studio AUGUSTUS
La sicurezza e l'efficacia dei regimi antitrombotici possono differire tra i pazienti con fibrillazione atriale che hanno sindromi coronariche acute...
Regime antitrombotico a base di Edoxaban versus antagonisti della vitamina K dopo stenting coronarico riuscito in pazienti con fibrillazione atriale: studio ENTRUST-AF PCI
È stata valutata la sicurezza di Edoxaban ( Lixiana ) in combinazione con l'inibizione P2Y12 in pazienti con fibrillazione atriale...
L'ictus dopo procedura PCI più comune negli ultimi anni
L'incidenza di ictus ischemico dopo procedura PCI ( intervento coronarico percutaneo ) è bassa, ma è aumentata negli ultimi dieci...