L’età superiore ai 60 anni e gli alti livelli di lattato deidrogenasi alla presentazione in ospedale predicono la mortalità tra i pazienti con SARS


Uno studio retrospettivo ha valutato le caratteristiche e l’outcome ( prognosi ) dei pazienti con SARS ( Sindrome Respiratoria Acuta Grave ) ad Hong Kong con l’obiettivo di identificare i fattori che predicono la mortalità.

Lo studio ha riguardato 267 pazienti consecutivi, ospedalizzati tra il 26 febbraio ed il 31 marzo 2003 per probabile SARS.

La SARS è stata confermata in 227 casi, mentre in 40 è stata definita come probabile.

I sintomi più comuni alla presentazione sono stati: febbre ( nel 99% dei pazienti ) brividi ( 74% ), malessere ( 63% ) e mialgia ( 50% ).

All’esame di laboratorio è emerso: linfopenia ( 73% ), trombocitopenia ( 50% ), iponatriemia ( 60% ) , aumentati livelli di lattato deidrogenasi ( 74% ) e di proteina C reattiva ( 75% ).

Nel corso dell’ospedalizzazione è stato osservato un aumento dell’incidenza di diarrea ( 53% ), anemia ( 53% ) ed insufficienza renale acuta ( 6% ).

Il 26% ( n=69 ) dei pazienti ha richiesto il ricovero in Unità di Terapia Intensiva ( UTI ) per il presentarsi di insufficienza respiratoria.

La mortalità a 3 mesi è stata del 12%.

I fattori che hanno contribuito alla mortalità sono stati : insufficienza cardiaca, insufficienza renale acuta e sepsi.

Predittori indipendenti di mortalità sono risultati essere : età superiore ai 60 anni ( rischio relativo RR = 5,10; p < 0.001 ), livelli di lattato deidrogenasi superiori a 3,8 microkat/L, alla presentazione ( rischio relativo: 2,20; p=0,04 ). ( Xagena2003 )

Choi KW et al, Ann Intern Med 2003 Early Release Articles, 2 September 2003



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