Associazione dell'uso recente di anticoagulanti orali non-antagonisti della vitamina K con emorragia intracranica tra i pazienti con ictus ischemico acuto trattati con Alteplase
Le attuali lineeguida sconsigliano l'uso di Alteplase ( Actilyse ) per via endovenosa nei pazienti con ictus ischemico acuto che stanno assumendo anticoagulanti orali non-antagonisti della vitamina K ( NOAC ).
Sono stati valutati la sicurezza e gli esiti funzionali di Alteplase per via endovenosa tra i pazienti che stavano assumendo gli anticoagulanti NOAC prima dell'ictus e sono stati confrontati gli esiti con i pazienti che non assumevano anticoagulanti a lungo termine.
È stato condotto uno studio di coorte retrospettivo su 163.038 pazienti con ictus ischemico acuto che assumevano anticoagulanti NOAC o non-assumevano anticoagulanti prima dell'ictus trattati con Alteplase per via endovenosa entro 4.5 ore dall'insorgenza dei sintomi in 1.752 ospedali statunitensi che partecipavano al programma Get With The Guidelines-Stroke tra il 2015 e il 2020, con dati complementari dal registro Addressing Real-world Anticoagulant Management Issues in Stroke.
I pazienti erano stati esposti al trattamento pre-ictus con anticoagulanti NOAC entro 7 giorni prima del trattamento con Alteplase.
L'esito primario era l'emorragia intracranica sintomatica verificatasi entro 36 ore dalla somministrazione endovenosa di Alteplase.
C'erano 4 esiti secondari di sicurezza, inclusa la mortalità ospedaliera, e 7 esiti funzionali secondari valutati alla dimissione dall'ospedale, inclusa la percentuale di pazienti dimessi a casa.
Dei 163.038 pazienti trattati con Alteplase per via endovenosa ( età mediana, 70 anni; 49.1% donne ), 2.207 ( 1.4% ) stavano assumendo gli anticoagulanti NOAC e 160.831 ( 98.6% ) non stavano assumendo anticoagulanti prima dell'ictus.
I pazienti che assumevano anticoagulanti NOAC erano più anziani ( età mediana, 75 anni versus 70 anni per quelli che non assumevano anticoagulanti ), avevano una maggiore prevalenza di comorbilità cardiovascolari e hanno manifestato ictus più gravi ( punteggio mediano NIHSS [ National Institutes of Health Stroke Scale ], 10 vs 7 ) ( tutte le differenze standardizzate superiori a 10 ).
Il tasso non-aggiustato di emorragia intracranica sintomatica è stato del 3.7% per i pazienti che assumevano gli anticoagulanti NOAC rispetto al 3.2% per i pazienti che non-assumevano gli anticoagulanti.
Dopo l'aggiustamento per fattori clinici di base, il rischio di emorragia intracranica sintomatica non è risultato significativamente diverso tra i gruppi ( odds ratio aggiustato, aOR, 0.88; differenza di rischio aggiustata RD, -0.51% ).
Non ci sono state differenze significative negli esiti secondari di sicurezza, inclusa la mortalità ospedaliera ( 6.3% per i pazienti che assumevano anticoagulanti NOAC vs 4.9% per i pazienti che non-assumevano anticoagulanti; aOR, 0.84; RD aggiustata, -1.20% ).
Per gli esiti funzionali secondari, 4 su 7 hanno mostrato differenze significative a favore del gruppo anticoagulanti NOAC dopo l'aggiustamento, inclusa la percentuale di pazienti dimessi a casa ( 45.9% vs 53.6% per i pazienti che non assumevano anticoagulanti; aOR, 1.17; RD aggiustata, 3.84% ).
Tra i pazienti con ictus ischemico acuto trattati con Alteplase per via endovenosa, l'uso di anticoagulanti NOAC nei 7 giorni precedenti, rispetto al mancato uso di anticoagulanti, non è stato associato a un rischio significativamente aumentato di emorragia intracranica. ( Xagena2022 )
Kam W et al, JAMA 2022; 327: 760-771
Neuro2022 Emo2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto con infarto di grandi dimensioni accertato
Evidenze recenti hanno suggerito un effetto benefico della trombectomia endovascolare nell'ictus ischemico acuto con ampio infarto; tuttavia, studi precedenti si...
Incidenza a lungo termine di ictus ischemico dopo attacco ischemico transitorio
L’incidenza a breve termine dell’ictus ischemico dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) è elevata. Tuttavia, i dati sull’incidenza...
Modelli di sonno e rischio di ictus acuto: studio INTERSTROKE
I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...
Trombolisi ponte prima della terapia endovascolare nei pazienti con ictus con crescita del core più rapida
Non è ancora chiaro se il passaggio diretto alla trombectomia endovascolare ( EVT ) porti a esiti equivalenti alla trombolisi...
Associazione del Tirofiban con esiti funzionali dopo trombectomia nell'ictus ischemico acuto dovuto a malattia aterosclerotica intracranica
Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza dell'infusione endovenosa di Tirofiban ( Aggrastat ) prima della trombectomia endovascolare nei pazienti...
Sicurezza ed efficacia di Tenecteplase e Alteplase nei pazienti con ictus da lesione tandem: analisi post hoc degli studi EXTEND-IA TNK
La sicurezza e l’efficacia di Tenecteplase nei pazienti con ictus con lesione tandem ( TL ) non sono note. È...
Doppio trattamento antipiastrinico fino a 72 ore dopo l'ictus ischemico
È stato dimostrato che il doppio trattamento antipiastrinico riduce il rischio di recidiva di ictus rispetto alla sola Aspirina (...
Bypass extracranico - intracranico e rischio di ictus e morte nei pazienti con occlusione arteriosa sintomatica: studio CMOSS
Precedenti studi sulla chirurgia di bypass extracranico - intracranico ( EC-IC ) non hanno mostrato alcun beneficio per la prevenzione...
Doppia terapia antipiastrinica versus Alteplase per i pazienti con ictus ischemico acuto lieve non-invalidante: studio ARAMIS
La trombolisi endovenosa è sempre più utilizzata nei pazienti con ictus minore, ma il suo beneficio nei pazienti con ictus...
Recente utilizzo di antagonisti della Vitamina K ed emorragia intracranica dopo trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto
L'uso di antagonisti orali della Vitamina K ( VKA ) può esporre i pazienti sottoposti a trombectomia endovascolare ( EVT...