Degenerazione maculare senile neovascolare: Lucentis può causare ictus
Genentech ha informato gli Health Care Professional di importanti informazioni sulla sicurezza di Ranibizumab ( Lucentis ).
Nel corso di uno studio ongoing, SAILOR, un’analisi ad interim ha mostrato una più ampia incidenza di ictus nel gruppo dei pazienti trattati con Ranibizumab al dosaggio di 0.5mg rispetto al gruppo al quale è stato somministrato il dosaggio di 0.3mg ( 1.2% versus 0.3%, rispettivamente; p = 0.02 ).
I pazienti con una storia di un precedente ictus sono sembrati a più alto rischio di un successivo ictus.
Le differenze tra i due dosaggi, riguardo agli eventi tromboembolici arteriosi di infarto miocardico o di morte vascolare, non sono risultate statisticamente significative.
Lo studio SAILOR sta valutando la sicurezza dell’anticorpo monoclonale Ranibizumab, somministrato per via intravitreale nei pazienti con degenerazione maculare senile neovascolare ( umida ).
Nella coorte 1, la valutazione riguarda la sicurezza di 2 dosaggi ( 0.3mg versus 0.5mg ) di Ranibizumab, mentre nella coorte 2 si sta monitorando la sicurezza del dosaggio 0.5mg. ( Xagena2007 )
Fonte: FDA, 2007
Farma2007 Neuro2007 Oftalm2007
Indietro
Altri articoli
Evoluzione dell'infarto alla risonanza magnetica di diffusione dopo trombectomia nei pazienti con ictus acuto randomizzati a Nerinetide oppure placebo: studio REPERFUSE-NA1
Il neuroprotettore Nerinetide si è dimostrato promettente nel ridurre i volumi dell'infarto nei modelli di riperfusione ischemica dei primati. Si...
Tenecteplase per ictus da 4.5 a 24 ore con selezione secondo imaging di perfusione
Gli agenti trombolitici, compreso il Tenecteplase ( Metalyse ), vengono generalmente utilizzati entro 4.5 ore dalla comparsa dei sintomi dell'ictus....
Trombectomia endovascolare più assistenza medica versus sola assistenza medica per ictus ischemico di grandi dimensioni: esiti a 1 anno dello studio SELECT2
Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto con infarto di grandi dimensioni accertato
Evidenze recenti hanno suggerito un effetto benefico della trombectomia endovascolare nell'ictus ischemico acuto con ampio infarto; tuttavia, studi precedenti si...
Incidenza a lungo termine di ictus ischemico dopo attacco ischemico transitorio
L’incidenza a breve termine dell’ictus ischemico dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) è elevata. Tuttavia, i dati sull’incidenza...
Modelli di sonno e rischio di ictus acuto: studio INTERSTROKE
I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...
Trombolisi ponte prima della terapia endovascolare nei pazienti con ictus con crescita del core più rapida
Non è ancora chiaro se il passaggio diretto alla trombectomia endovascolare ( EVT ) porti a esiti equivalenti alla trombolisi...
Associazione del Tirofiban con esiti funzionali dopo trombectomia nell'ictus ischemico acuto dovuto a malattia aterosclerotica intracranica
Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza dell'infusione endovenosa di Tirofiban ( Aggrastat ) prima della trombectomia endovascolare nei pazienti...
Sicurezza ed efficacia di Tenecteplase e Alteplase nei pazienti con ictus da lesione tandem: analisi post hoc degli studi EXTEND-IA TNK
La sicurezza e l’efficacia di Tenecteplase nei pazienti con ictus con lesione tandem ( TL ) non sono note. È...