Elevati livelli di proteina C-reattiva possono predire un ictus tromboembolico
Lo studio ha valutato la relazione esistente tra proteina C-reattiva ( CRP, C-reactive protein ) ed ictus tromboembolico.
I Ricercatori del Pacific Health Research Institute alle Hawai, hanno preso in esame i dati dell'Honolulu Heart Program , uno studio ancora in corso che ha coinvolto 8.006 uomini giapponesi a partire dalla fine degli anni sessanta.
Nel corso dei 20 anni di follow-up, 259 uomini sono stati colpiti da ictus tromboembolico.
Confrontando questi pazienti con 1348 soggetti sani, è stato scoperto che le persone con livelli basali di proteina C-reattiva nel quartile superiore ( 0,1-0,32 mg/L ) avevano un rischio 3,8 maggiore di andare incontro ad un ictus tromboembolico in un periodo di 10-15 anni ( p<0.001).
E' stato anche osservata l'esistenza di una più forte associazione tra livelli di proteina C-reattiva e rischio di ictus tromboembolico nei non fumatori (OD: 3,0; p=0.006).
Lo studio ha indicato che elevati livelli di proteina C-reattiva negli uomini di mezza età possono rappresentare un importante fattore di rischio per l'ictus tromboembolico.
La misurazione dei livelli di CRP potrebbe permettere l'identificazione dei soggetti a più alto rischio di malattia cardiovascolare. ( Xagena )
Curb J D et al, Circulation 2003 ( Published online before print April 7, 2003 )
XagenaMedilearnECM2003
"
Indietro
Altri articoli
Evoluzione dell'infarto alla risonanza magnetica di diffusione dopo trombectomia nei pazienti con ictus acuto randomizzati a Nerinetide oppure placebo: studio REPERFUSE-NA1
Il neuroprotettore Nerinetide si è dimostrato promettente nel ridurre i volumi dell'infarto nei modelli di riperfusione ischemica dei primati. Si...
Tenecteplase per ictus da 4.5 a 24 ore con selezione secondo imaging di perfusione
Gli agenti trombolitici, compreso il Tenecteplase ( Metalyse ), vengono generalmente utilizzati entro 4.5 ore dalla comparsa dei sintomi dell'ictus....
Trombectomia endovascolare più assistenza medica versus sola assistenza medica per ictus ischemico di grandi dimensioni: esiti a 1 anno dello studio SELECT2
Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto con infarto di grandi dimensioni accertato
Evidenze recenti hanno suggerito un effetto benefico della trombectomia endovascolare nell'ictus ischemico acuto con ampio infarto; tuttavia, studi precedenti si...
Incidenza a lungo termine di ictus ischemico dopo attacco ischemico transitorio
L’incidenza a breve termine dell’ictus ischemico dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) è elevata. Tuttavia, i dati sull’incidenza...
Modelli di sonno e rischio di ictus acuto: studio INTERSTROKE
I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...
Trombolisi ponte prima della terapia endovascolare nei pazienti con ictus con crescita del core più rapida
Non è ancora chiaro se il passaggio diretto alla trombectomia endovascolare ( EVT ) porti a esiti equivalenti alla trombolisi...
Associazione del Tirofiban con esiti funzionali dopo trombectomia nell'ictus ischemico acuto dovuto a malattia aterosclerotica intracranica
Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza dell'infusione endovenosa di Tirofiban ( Aggrastat ) prima della trombectomia endovascolare nei pazienti...
Sicurezza ed efficacia di Tenecteplase e Alteplase nei pazienti con ictus da lesione tandem: analisi post hoc degli studi EXTEND-IA TNK
La sicurezza e l’efficacia di Tenecteplase nei pazienti con ictus con lesione tandem ( TL ) non sono note. È...