FDA: i dati non supportano un'associazione tra l'uso di Spiriva HandiHaler e un aumento del rischio di ictus, infarto miocardico, o morte per causa cardiovascolare
La FDA ( Food and Drug Administration ) ha emesso un follow-up della precedente comunicazione del 2008, in cui aveva avanzato l’ipotesi di un potenziale aumento del rischio di ictus, infarto miocardico, o morte per cause cardiovascolari connesso con l'uso di Tiotropio, commercializzato come Spiriva HandiHaler.
L’FDA ha ora completato la revisione e ritiene che i dati disponibili non supportino una associazione tra l'uso di Spiriva HandiHaler e l’aumentato rischio di questi gravi eventi avversi.
L’FDA ha consigliato ai medici di continuare a prescrivere Spiriva HandiHaler come raccomandato nella scheda tecnica.
Nel 2008, l’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti aveva informato gli operatori sanitari di aver esaminato i dati preliminari di UPLIFT ( Understanding the Potential Long-Term Impacts on Function with Tiotropium ), un studio di grandi dimensioni, della durata di 4 anni, con Spiriva HandiHaler versus placebo, in circa 6000 pazienti affetti da malattia polmonare cronica ostruttiva ( BPCO ).
I risultati preliminari riportati da Boehringer Ingelheim avevano dimostrato che non vi era alcun aumento del rischio di ictus con Tiotropio bromuro rispetto al placebo.
In passato, due pubblicazioni avevano evidenziato un aumentato rischio di mortalità e/o di eventi cardiovascolari nei pazienti trattati con Tiotropio o anticolinergici per via inalatoria. Entrambi gli studi avevano esaminato gli esiti cardiovascolari.
Nel 2008, Boehringer Ingelheim e FDA avevano informato gli operatori sanitari che il monitoraggio della sicurezza di Spiriva HandiHaler aveva identificato un possibile aumento del rischio di ictus nei pazienti che assumevano Spiriva.
Boehringer Ingelheim aveva segnalato alla FDA di aver condotto un'analisi dei dati di sicurezza provenienti da 29 studi clinici controllati con placebo ( analisi di dati aggregati ).
Sulla base dei dati di questi studi, le stime preliminari del rischio di ictus erano di 8 pazienti su 1000 pazienti trattati per un anno con Spiriva, e di 6 pazienti per 1000 pazienti trattati per un anno con il placebo. Questo significava che l'eccesso di rischio stimato di qualsiasi tipo di ictus dovuto a Spiriva era di 2 pazienti per ogni 1000 pazienti con l’impiego di Spiriva per un anno. ( Xagena2010 )
Fonte: FDA, 2010
Neuro2010 Farma2010
Indietro
Altri articoli
Evoluzione dell'infarto alla risonanza magnetica di diffusione dopo trombectomia nei pazienti con ictus acuto randomizzati a Nerinetide oppure placebo: studio REPERFUSE-NA1
Il neuroprotettore Nerinetide si è dimostrato promettente nel ridurre i volumi dell'infarto nei modelli di riperfusione ischemica dei primati. Si...
Tenecteplase per ictus da 4.5 a 24 ore con selezione secondo imaging di perfusione
Gli agenti trombolitici, compreso il Tenecteplase ( Metalyse ), vengono generalmente utilizzati entro 4.5 ore dalla comparsa dei sintomi dell'ictus....
Trombectomia endovascolare più assistenza medica versus sola assistenza medica per ictus ischemico di grandi dimensioni: esiti a 1 anno dello studio SELECT2
Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto con infarto di grandi dimensioni accertato
Evidenze recenti hanno suggerito un effetto benefico della trombectomia endovascolare nell'ictus ischemico acuto con ampio infarto; tuttavia, studi precedenti si...
Incidenza a lungo termine di ictus ischemico dopo attacco ischemico transitorio
L’incidenza a breve termine dell’ictus ischemico dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) è elevata. Tuttavia, i dati sull’incidenza...
Modelli di sonno e rischio di ictus acuto: studio INTERSTROKE
I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...
Trombolisi ponte prima della terapia endovascolare nei pazienti con ictus con crescita del core più rapida
Non è ancora chiaro se il passaggio diretto alla trombectomia endovascolare ( EVT ) porti a esiti equivalenti alla trombolisi...
Associazione del Tirofiban con esiti funzionali dopo trombectomia nell'ictus ischemico acuto dovuto a malattia aterosclerotica intracranica
Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza dell'infusione endovenosa di Tirofiban ( Aggrastat ) prima della trombectomia endovascolare nei pazienti...
Sicurezza ed efficacia di Tenecteplase e Alteplase nei pazienti con ictus da lesione tandem: analisi post hoc degli studi EXTEND-IA TNK
La sicurezza e l’efficacia di Tenecteplase nei pazienti con ictus con lesione tandem ( TL ) non sono note. È...