Fibrillazione atriale asintomatica correlata a ictus nei pazienti con diabete mellito
La fibrillazione atriale asintomatica potrebbe essere una causa di ictus nei pazienti con diabete mellitodi tipo 2.
Tra le 1.992 persone esaminate per uno studio, effettuato da ricercatori della Seconda Università degli Studi di Napoli, è stata riscontrata, al basale, una più alta prevalenza di brevi episodi subclinici di fibrillazione atriale nei pazienti diabetici, rispetto ai controlli sani appaiati ( 9% versus 1.6%, P minore di 0.0001 ).
Dopo 3 anni di follow-up, i pazienti diabetici con fibrillazione atriale subclinica hanno avuto significativamente più ictus di quelli che non presentavano aritmia subclinica ( 17.3% vs 5.9%, P minore di 0.01 ).
Dalla letteratura emerge che anche controllando i fattori di rischio convenzionali associati al diabete, il rischio di ictus associato a diabete rimane doppio nei soggetti più giovani di 60 anni.
Solo il 15% dei pazienti diabetici con ictus ha una storia di fibrillazione atriale sintomatica.
Per capire se la fibrillazione atriale subclinica possa essere origine di ictus, sono stati arruolati 464 pazienti con diabete mellito e 240 controlli appaiati che non soffrivano di diabete.
L'età media era di 52 anni.
Il periodo osservazionale è stato in media di 37 mesi.
I partecipanti hanno avuto valutazioni trimestrali con ECG Holter, nonché scansioni MRI al basale per rilevare la presenza o l'assenza di infarti silenti.
Tutti gli eventi di ictus silenti erano infarti lacunari di dimensione inferiore a 15 mm.
Tra i pazienti con diabete mellito, 176 ( 38% ) hanno presentato brevi episodi di fibrillazione atriale asintomatica ( gruppo SAFE, Silent AF Episode ) e 288 ( 62% ) non hanno avuto episodi silenti, ma hanno soddisfatto i criteri clinici caratteristici ( gruppo non-SAFE ).
Il gruppo SAFE aveva, al basale, una più alta prevalenza di infarti cerebrali silenti rispetto al gruppo non-SAFE ( 61% vs 29%, P minore di 0.01 ).
Il numero e la dimensione degli infarti erano correlati con il carico assoluto di fibrillazione atriale.
Dopo analisi multiple di regressione logistica, sono stati trovati quattro fattori che erano predittori significativi di fibrillazione atriale asintomatica: infarti cerebrali silenti; diametro atriale sinistro; pressione arteriosa sistolica; durata del diabete mellito
All'analisi di regressione di Cox, tre fattori sono risultati significativamente associati con il rischio di ictus: episodi silenti di fibrillazione atriale ( hazard ratio, HR=4.6; pressione arteriosa sistolica ( HR=1.7 ); prevalenza di infarti cerebrali silenti ( HR=3.1 ).
La maggior parte degli episodi (156) di fibrillazione atriale silente nel gruppo SAFE è stata di durata compresa tra 1 e 24 ore, con 51 episodi di durata tra 24 e 48 ore e 12 della durata da 10 minuti a 1 ora.
Solo due controlli hanno presentato episodi di fibrillazione atriale silente ( durata da 1 a 24 ore ).
A 3 anni, l’11% dei pazienti nel gruppo SAFE ha sviluppato fibrillazione atriale clinica rispetto al 4% nel gruppo non-SAFE ( P minore di 0.01). Questi pazienti sono stati esclusi dalla analisi di follow-up.
Nessun controllo ha sviluppato fibrillazione atriale.
Soltanto uno dei 43 eventi ictali era emorragico.
Gli autori hanno rilevato la possibilità che molti episodi silenti di fibrillazione atriale potrebbero essere stati persi a causa della strategia intermittente di follow-up rispetto a un dispositivo impiantabile di monitoraggio continuo.
Tali dati mancanti potrebbero spiegare il relativamente alto rischio di eventi cerebrovascolari nei pazienti senza fibrillazione atriale documentata, quasi il 6%. ( Xagena2013 )
Fonte: Journal of American College of Cardiology, 2013
Cardio2013 Neuro2013
Indietro
Altri articoli
Evoluzione dell'infarto alla risonanza magnetica di diffusione dopo trombectomia nei pazienti con ictus acuto randomizzati a Nerinetide oppure placebo: studio REPERFUSE-NA1
Il neuroprotettore Nerinetide si è dimostrato promettente nel ridurre i volumi dell'infarto nei modelli di riperfusione ischemica dei primati. Si...
Tenecteplase per ictus da 4.5 a 24 ore con selezione secondo imaging di perfusione
Gli agenti trombolitici, compreso il Tenecteplase ( Metalyse ), vengono generalmente utilizzati entro 4.5 ore dalla comparsa dei sintomi dell'ictus....
Trombectomia endovascolare più assistenza medica versus sola assistenza medica per ictus ischemico di grandi dimensioni: esiti a 1 anno dello studio SELECT2
Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto con infarto di grandi dimensioni accertato
Evidenze recenti hanno suggerito un effetto benefico della trombectomia endovascolare nell'ictus ischemico acuto con ampio infarto; tuttavia, studi precedenti si...
Incidenza a lungo termine di ictus ischemico dopo attacco ischemico transitorio
L’incidenza a breve termine dell’ictus ischemico dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) è elevata. Tuttavia, i dati sull’incidenza...
Modelli di sonno e rischio di ictus acuto: studio INTERSTROKE
I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...
Trombolisi ponte prima della terapia endovascolare nei pazienti con ictus con crescita del core più rapida
Non è ancora chiaro se il passaggio diretto alla trombectomia endovascolare ( EVT ) porti a esiti equivalenti alla trombolisi...
Associazione del Tirofiban con esiti funzionali dopo trombectomia nell'ictus ischemico acuto dovuto a malattia aterosclerotica intracranica
Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza dell'infusione endovenosa di Tirofiban ( Aggrastat ) prima della trombectomia endovascolare nei pazienti...
Sicurezza ed efficacia di Tenecteplase e Alteplase nei pazienti con ictus da lesione tandem: analisi post hoc degli studi EXTEND-IA TNK
La sicurezza e l’efficacia di Tenecteplase nei pazienti con ictus con lesione tandem ( TL ) non sono note. È...