Ictus e sanguinamento nella fibrillazione atriale con nefropatia cronica
Sia la fibrillazione atriale sia la nefropatia cronica aumentano il rischio di ictus e di tromboembolismo venoso.
Tuttavia, questi rischi e gli effetti del trattamento antitrombotico non sono stati valutati a fondo in pazienti che presentano entrambe le condizioni.
Utilizzando i registri nazionali danesi, sono stati identificati tutti i pazienti dimessi dall’ospedale con una diagnosi di fibrillazione atriale non-valvolare tra il 1997 e il 2008.
Il rischio di ictus o di tromboembolismo sistemico e sanguinamento associati a nefropatia cronica non in fase terminale e a nefropatia cronica in fase terminale ( cioè malattia che richiede terapia di sostituzione renale ) è stato stimato utilizzando analisi di regressione di Cox tempo-dipendenti.
Inoltre, gli effetti del trattamento con Warfarin ( Coumadin ), Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) o entrambi in pazienti con nefropatia cronica sono stati confrontati con gli effetti nei pazienti senza malattia renale.
Dei 132.372 pazienti inclusi nell’analisi, 3.587 ( 2.7% ) mostravano nefropatia cronica non-in-fase terminale e 901 ( 0.7% ) necessitavano di terapia di sostituzione renale al momento dell’inclusione.
Rispetto ai pazienti senza malattia renale, quelli con nefropatia cronica non-in-fase terminale hanno mostrato un aumento del rischio di ictus o di tromboembolismo sistemico ( hazard ratio, HR=1.49; P inferiore a 0.001 ), così come quelli che necessitavano di terapia di sostituzione renale ( HR=1.83; P inferiore a 0.001 ); questo rischio è diminuito in modo significativo in entrambi i gruppi di pazienti con Warfarin ma non con Acido Acetilsalicilico.
Anche il rischio di sanguinamento è risultato superiore tra i pazienti con nefropatia non-in-fase terminale o che necessitavano di terapia di sostituzione renale, ed è aumentato ulteriormente con Warfarin, Acido Acetilsalicilico o entrambi.
In conclusione, la nefropatia cronica è risultata associata a un aumento del rischio di tromboembolismo sistemico e sanguinamento tra i pazienti con fibrillazione atriale.
Il trattamento con Warfarin è risultato associato a una diminuzione del rischio di ictus o di tromboembolismo sistemico nei pazienti con malattia renale cronica, mentre Warfarin e Acido Acetilsalicilico sono risultati associati a un aumento del rischio di sanguinamento. ( Xagena2012 )
Olesen JB et al, N Engl J Med 2012; 367: 625-635
Cardio2012 Neuro2012 Nefro2012 Farma2012
Indietro
Altri articoli
Evoluzione dell'infarto alla risonanza magnetica di diffusione dopo trombectomia nei pazienti con ictus acuto randomizzati a Nerinetide oppure placebo: studio REPERFUSE-NA1
Il neuroprotettore Nerinetide si è dimostrato promettente nel ridurre i volumi dell'infarto nei modelli di riperfusione ischemica dei primati. Si...
Tenecteplase per ictus da 4.5 a 24 ore con selezione secondo imaging di perfusione
Gli agenti trombolitici, compreso il Tenecteplase ( Metalyse ), vengono generalmente utilizzati entro 4.5 ore dalla comparsa dei sintomi dell'ictus....
Trombectomia endovascolare più assistenza medica versus sola assistenza medica per ictus ischemico di grandi dimensioni: esiti a 1 anno dello studio SELECT2
Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto con infarto di grandi dimensioni accertato
Evidenze recenti hanno suggerito un effetto benefico della trombectomia endovascolare nell'ictus ischemico acuto con ampio infarto; tuttavia, studi precedenti si...
Incidenza a lungo termine di ictus ischemico dopo attacco ischemico transitorio
L’incidenza a breve termine dell’ictus ischemico dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) è elevata. Tuttavia, i dati sull’incidenza...
Modelli di sonno e rischio di ictus acuto: studio INTERSTROKE
I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...
Trombolisi ponte prima della terapia endovascolare nei pazienti con ictus con crescita del core più rapida
Non è ancora chiaro se il passaggio diretto alla trombectomia endovascolare ( EVT ) porti a esiti equivalenti alla trombolisi...
Associazione del Tirofiban con esiti funzionali dopo trombectomia nell'ictus ischemico acuto dovuto a malattia aterosclerotica intracranica
Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza dell'infusione endovenosa di Tirofiban ( Aggrastat ) prima della trombectomia endovascolare nei pazienti...
Sicurezza ed efficacia di Tenecteplase e Alteplase nei pazienti con ictus da lesione tandem: analisi post hoc degli studi EXTEND-IA TNK
La sicurezza e l’efficacia di Tenecteplase nei pazienti con ictus con lesione tandem ( TL ) non sono note. È...