Ictus: gli alti livelli di proteina C-reattiva non sono un predittore di rischio


Le attuali lineeguida raccomandano la valutazione dei livelli di proteina C-reattiva ( CRP ) mediante un test ad alta sensibilità per predire il rischio cardiovascolare.

Recenti studi, tuttavia, hanno messo in evidenza che, sebbene gli elevati valori della proteina C-reattiva rappresentino un fattore di rischio cardiovascolare, non sono utili nel predire il rischio di malattia cardiovascolare.

I Ricercatori dell’Erasmus Medical Center di Rotterdam hanno valutato l’importanza della proteina C-reattiva come fattore di rischio e come predittore del rischio di futuri eventi ittali.

Lo studio ha riguardato 6.430 partecipanti al Rotterdam Study che nel periodo 1990-1993 ( basale ) avevano 55 anni o più, e non presentavano ictus.

Nel corso di un periodo osservazionale medio di 8.2 anni si sono riscontrati 498 ictus di prima insorgenza.

Gli alti livelli di proteina C-reattiva erano significativamente associati al rischio di ictus totale e al rischio di ictus ischemico.

Tuttavia, aver tenuto conto dei livelli di proteina C-reattiva non ha prodotto miglioramenti nella capacità di predire individualmente il rischio di ictus. ( Xagena2006 )

Bos MJ et al, Circulation 2006; 114: 1591-1598


Neuro2006



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