La neuroprotezione nei pazienti con ictus ischemico acuto
Negli Usa l'attivatore tessutale del plasminogeno ricombinante ( tPA ) è l'unica terapia approvata per l'ictus ischemico acuto.
Tuttavia la sua utilità è assai limitata, anche per la ridotta finestra terapeutica.
Nel corso degli ultimi anni era stata posta molta speranza nei trattamenti neuroprotettivi, cioè nelle terapie in grado di rallentare i processi cellulari, biochimici e metabolici che si instaurano durante o dopo l'ischemia del tessuto cerebrale.
Più di 50 farmaci neuroprotettivi sono stati valutati sull'uomo, ma nessuno è risultato efficace, nonostante che i dati sugli animali fossero incoraggianti.
Recentemente hanno destato interesse i risultati dell'ipotermia nell'arresto cardiaco e nell'ischemia cerebrale.
Altri studi clinici stanno vagliando l'utilità della somministrazione di Solfato di Magnesio, della Citocolina, dell'Albumina e dell'Eritroproteina. ( Xagena )
Ovbiagele B et al, Curr Treat Options Cardiovasc Med 2003; 5:441-449
XagenaMedilearnECM2003
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