La terapia ormonale nelle donne in postmenopausa aumenta il rischio di ictus e di demenza


Nel giugno 2002 i National Institutes of Health hanno interrotto prima del previsto lo studio WHI Trial ( Women’s Health Initiative ) che stava valutando gli effetti dell’associazione estroprogestinica sulle donne in postmenopausa.

Ora sul giornale dell’American Medical Association sono comparsi due articoli , che si riferiscono allo studio WHI.

Lo studio di Wassertheil-Smoller S et al, ( JAMA 2003; 289:2673-2684 ) ha dimostrato che l’associazione tra estrogeno e progestinico aumenta il rischio di ictus ischemico nelle donne sane in postmenopausa.

Shumaker SA et al, ( JAMA 2003; 289:2651-2662 ) , analizzando i dati del sottostudio WHIMS ( WHI Memory Study ) , hanno trovato che il rischio di demenza nelle donne di 65 anni o più, trattate con l’associazione estroprogestinica , era due volte maggiore rispetto a quello del gruppo trattato con placebo.

Secondo Kristine Yaffe dell’University of California a San Francisco (Usa) la maggiore incidenza di demenza nelle donne trattate con l’associazione estroprogestinica potrebbe essere dovuta ad un aumento della demenza di natura vascolare.

E’ stato osservato che spesso la malattia vascolare coesiste con la malattia di Alzheimer.

Un recente studio ( N Engl J Med 2003; 348:1215-1222 ) ha dimostrato che gli infarti cerebrali silenti possono aumentare il rischio di sviluppare demenza.

Poiché studi epidemiologici indicano che la malattia di Alzheimer rappresenta il 60-70% di tutte le demenze, il fatto che nello studio WHIMS solo il 50% dei casi di demenza sia stato classificato come malattia di Alzheimer, fa ipotizzare un aumento di altri tipi di demenza.

Inoltre l’effetto benefico degli estrogeni sulla prevenzione della demenza sia stato contrastato dalla presenza del progestinico.
Il Medrossiprogesterone , soprattutto, aumenta il rischio di eventi tromboembolici. ( Xagena2003 ).

Gyne2003


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