Le donne che soffrono di emicrania con aura a maggior rischio di infarto miocardico ed ictus


L’emicrania con aura è associata ad un aumentato rischio di infarto miocardico ed ictus, a differenza dell’emicrania senza aura.

Lo studio di coorte, coordinato dai Ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston ha preso in esame 27.840 donne, di età uguale o superiore ai 45 anni, che stavano partecipando al Women’s Health Study, e al momento dell’inserimento nello studio non soffrivano di angina ed altre malattie cardiovascolari.

Il periodo di follow-up è stato di 10 anni.

L’end point principale era rappresentato da malattia cardiovascolare maggiore, mentre l’end-point secondario consisteva in ictus ischemico, infarto miocardico, rivascolarizzazione coronarica, angina e morte dovuta a malattie cardiovascolari di natura ischemica.

Al basale, 5.125 donne, pari al 18.4%, presentavano una storia di emicrania.
Di queste, 1.434 presentava emicrania con aura, mentre il rimanente soffriva di emicrania senza aura.,

Nell’arco di 10 anni, ci sono stati 580 eventi cardiovascolari maggiori.

Le donne con emicrania con aura hanno presentato un aumento del rischio di 2.15 volte di malattia cardiovascolare maggiore ( p < 0.001 ).

Inoltre, le donne con aura hanno presentato un aumentato rischio di infarto miocardico, ictus ischemico, morte per malattia cardiovascolare ischemica, oltre a rivascolarizzazione cardiaca e ad angina.

Lo studio ha messo in risalto che le donne che soffrono di emicrania con asma dovrebbero essere sottoposte a maggiore vigilanza ed invitate a modificare i propri fattori di rischio cardiovascolari.

Lo studio presenta il limite che lo stato di aura non è classificato secondo i criteri dell’International Headache Society. ( Xagena2006 )


Fonte: Journal of American Medical Association, 2006


Cardio2006 Gyne2006 Psyche2006


Indietro

Altri articoli

Il neuroprotettore Nerinetide si è dimostrato promettente nel ridurre i volumi dell'infarto nei modelli di riperfusione ischemica dei primati. Si...


Gli agenti trombolitici, compreso il Tenecteplase ( Metalyse ), vengono generalmente utilizzati entro 4.5 ore dalla comparsa dei sintomi dell'ictus....


Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....


È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...


Evidenze recenti hanno suggerito un effetto benefico della trombectomia endovascolare nell'ictus ischemico acuto con ampio infarto; tuttavia, studi precedenti si...


L’incidenza a breve termine dell’ictus ischemico dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) è elevata. Tuttavia, i dati sull’incidenza...


I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...


Non è ancora chiaro se il passaggio diretto alla trombectomia endovascolare ( EVT ) porti a esiti equivalenti alla trombolisi...


Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza dell'infusione endovenosa di Tirofiban ( Aggrastat ) prima della trombectomia endovascolare nei pazienti...


La sicurezza e l’efficacia di Tenecteplase nei pazienti con ictus con lesione tandem ( TL ) non sono note. È...