Negli uomini con malattia coronarica, basso livello di colesterolo HDL, e basso livello di colesterolo LDL, il Gemfibrozil riduce l'incidenza di ictus
Un basso livello di colesterolo HDL è un fattore di rischio per l'ictus in studi osservazionali.
L'obiettivo dello studio è stato quello di verificare se un aumento del colesterolo HDL, un abbassamento dei trigliceridi potesse ridurre il rischio di ictus negli uomini con malattia coronarica e bassi livelli di colesterolo sia HDL che LDL.
Un totale di 2.531 uomini con coronaropatia, con colesterolo medio HDL 0.82 nmol/L (31,5 mg/dL) e colesterolo LDL 2.9 nmol/L (11 mg/dL), sono stati randomizzati a ricevere Gemfibrozil (1.200 mg/die) o placebo. Il periodo di osservazione è stato di 5 anni.
Nel corso di questo periodo si sono avuti 134 casi di ictus, di cui il 90% di tipo ischemico. Settansei sono avvenuti nel gruppo placebo (9 fatali) e 58 nel gruppo Gemfibrozil (3 fatali). La riduzione del rischio relativo è stato del 31% ed era evidente dopo 6-12 mesi.
I pazienti con colesterolo HDL basale sotto la media, hanno maggiormente beneficiato del trattamento con Gemfibrozil, che non quelli con HDL più alto.
Bloomfield Rubins H et al, Circulation 2001; 103: 2828-2833
Xagena 2001
Indietro
Altri articoli
Evoluzione dell'infarto alla risonanza magnetica di diffusione dopo trombectomia nei pazienti con ictus acuto randomizzati a Nerinetide oppure placebo: studio REPERFUSE-NA1
Il neuroprotettore Nerinetide si è dimostrato promettente nel ridurre i volumi dell'infarto nei modelli di riperfusione ischemica dei primati. Si...
Tenecteplase per ictus da 4.5 a 24 ore con selezione secondo imaging di perfusione
Gli agenti trombolitici, compreso il Tenecteplase ( Metalyse ), vengono generalmente utilizzati entro 4.5 ore dalla comparsa dei sintomi dell'ictus....
Trombectomia endovascolare più assistenza medica versus sola assistenza medica per ictus ischemico di grandi dimensioni: esiti a 1 anno dello studio SELECT2
Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto con infarto di grandi dimensioni accertato
Evidenze recenti hanno suggerito un effetto benefico della trombectomia endovascolare nell'ictus ischemico acuto con ampio infarto; tuttavia, studi precedenti si...
Incidenza a lungo termine di ictus ischemico dopo attacco ischemico transitorio
L’incidenza a breve termine dell’ictus ischemico dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) è elevata. Tuttavia, i dati sull’incidenza...
Modelli di sonno e rischio di ictus acuto: studio INTERSTROKE
I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...
Trombolisi ponte prima della terapia endovascolare nei pazienti con ictus con crescita del core più rapida
Non è ancora chiaro se il passaggio diretto alla trombectomia endovascolare ( EVT ) porti a esiti equivalenti alla trombolisi...
Associazione del Tirofiban con esiti funzionali dopo trombectomia nell'ictus ischemico acuto dovuto a malattia aterosclerotica intracranica
Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza dell'infusione endovenosa di Tirofiban ( Aggrastat ) prima della trombectomia endovascolare nei pazienti...
Sicurezza ed efficacia di Tenecteplase e Alteplase nei pazienti con ictus da lesione tandem: analisi post hoc degli studi EXTEND-IA TNK
La sicurezza e l’efficacia di Tenecteplase nei pazienti con ictus con lesione tandem ( TL ) non sono note. È...