Previsione precoce di spasticità degli arti superiori a lungo termine dopo ictus


Sono stati identificati i predittori e il momento temporale ottimale per la previsione precoce della presenza e della gravità della spasticità degli arti superiori a 12 mesi dall’ictus.

In totale, sono stati inclusi 117 pazienti nell'area di Goteborg ( Svezia ) che avevano sperimentato un ictus per la prima volta e con documentata paresi del braccio al giorno 3 dopo l’ictus.
Le valutazioni sono state fatte al momento del ricovero e a 3 e 10 giorni, 4 settimane e 12 mesi dopo l’ictus.
La spasticità degli arti superiori nella flessione / estensione del gomito e flessione / estensione del polso è stata valutata mediante la scala Ashworth Scale modificata ( mAS ).

Alla scala mAS qualsiasi spasticità aveva un punteggio uguale o superiore a 1; la grave spasticità un punteggio uguale o superiore a 2 in qualsiasi muscolo.
La funzione sensomotoria, la sensibilità, il dolore, e il range di movimenti dell'articolazione dell’arto superiore sono stati valutati mediante la scala di valutazione Fugl-Meyer.

Nell'analisi di regressione logistica sono stati inclusi 76 pazienti.

La funzione sensomotoria è risultata essere un fattore predittivo più importante per qualsiasi spasticità e per la spasticità grave 12 mesi dopo l’ictus.

Inoltre, la spasticità a 4 settimane dopo l’ictus era un predittore significativo della grave spasticità.

Il miglior modello di previsione per qualsiasi spasticità è stato osservato 10 giorni dopo l’ictus ( sensibilità 85%, specificità 90% ).

Il miglior modello di previsione per la spasticità grave è stato osservato 4 settimane dopo l’ictus ( sensibilità 91%, specificità 92% ).

In conclusione, una ridotta funzione sensomotoria era il fattore predittivo più importante per ogni spasticità e per la spasticità grave, e la spasticità potrebbe essere prevista con elevata sensibilità e specificità 10 giorni dopo l’evento ictale. ( Xagena2015 )

Opheim A et al, Neurology 2015; 85: 873-880

Neuro2015



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