Proteinuria ed esiti clinici dopo ictus ischemico
L’impatto della nefropatia cronica sugli esiti clinici dopo ictus ischemico acuto non è stato ancora completamente chiarito.
È stato condotto uno studio allo scopo di chiarire come la nefropatia cronica e le sue componenti, proteinuria e bassa velocità di filtrazione glomerulare stimata, influenzino gli esiti dopo ictus ischemico.
La popolazione dello studio era rappresentata da 3.778 pazienti con un primo ictus ischemico entro 24 ore dall’insorgenza; i pazienti erano inseriti nel registro Fukuoka Stroke Registry.
La nefropatia cronica è stata definita come proteinuria o bassa velocità di filtrazione glomerulare ( inferiore a 60 mL/min/m2 ) o entrambe.
Gli esiti dello studio erano il deterioramento neurologico ( aumento maggiore o uguale a 2 punti nella scala NIH Stroke Scale durante il ricovero in ospedale ), mortalità in ospedale ed esito funzionale non-favorevole ( punteggio alla Rankin Scale modificata alla dimissione di 2-6 ).
La diagnosi di nefropatia cronica ha interessato 1.320 pazienti ( 34.9% ).
Nell’analisi multivariata dopo aggiustamento per fattori confondenti, i pazienti con nefropatia cronica hanno mostrato un rischio significativamente più elevato di deterioramento neurologico, mortalità in ospedale e scarso esito funzionale ( p inferiore a 0.001 per tutti ).
Tra le componenti della nefropatia cronica, un livello più elevato di proteine urinarie è risultato associato a un rischio elevato di ciascun esito ( p per la tendenza inferiore a 0.001 per tutti ), ma non è stata osservata alcuna chiara relazione tra il livello di velocità di filtrazione glomerulare stimata e ciascun esito.
In conclusione, la nefropatia cronica è un importante predittore di esiti clinici non-favorevoli dopo ictus ischemico.
La proteinuria contribuisce in modo indipendente all’aumento dei rischi di deterioramento neurologico, mortalità ed esito funzionale sfavorevole, ma la velocità di filtrazione glomerulare stimata non sembra essere rilevante per questi esiti. ( Xagena2012 )
Kumai Y et al, Neurology 2012; 78: 1909-1915
Neuro2012
Indietro
Altri articoli
Evoluzione dell'infarto alla risonanza magnetica di diffusione dopo trombectomia nei pazienti con ictus acuto randomizzati a Nerinetide oppure placebo: studio REPERFUSE-NA1
Il neuroprotettore Nerinetide si è dimostrato promettente nel ridurre i volumi dell'infarto nei modelli di riperfusione ischemica dei primati. Si...
Tenecteplase per ictus da 4.5 a 24 ore con selezione secondo imaging di perfusione
Gli agenti trombolitici, compreso il Tenecteplase ( Metalyse ), vengono generalmente utilizzati entro 4.5 ore dalla comparsa dei sintomi dell'ictus....
Trombectomia endovascolare più assistenza medica versus sola assistenza medica per ictus ischemico di grandi dimensioni: esiti a 1 anno dello studio SELECT2
Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto con infarto di grandi dimensioni accertato
Evidenze recenti hanno suggerito un effetto benefico della trombectomia endovascolare nell'ictus ischemico acuto con ampio infarto; tuttavia, studi precedenti si...
Incidenza a lungo termine di ictus ischemico dopo attacco ischemico transitorio
L’incidenza a breve termine dell’ictus ischemico dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) è elevata. Tuttavia, i dati sull’incidenza...
Modelli di sonno e rischio di ictus acuto: studio INTERSTROKE
I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...
Trombolisi ponte prima della terapia endovascolare nei pazienti con ictus con crescita del core più rapida
Non è ancora chiaro se il passaggio diretto alla trombectomia endovascolare ( EVT ) porti a esiti equivalenti alla trombolisi...
Associazione del Tirofiban con esiti funzionali dopo trombectomia nell'ictus ischemico acuto dovuto a malattia aterosclerotica intracranica
Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza dell'infusione endovenosa di Tirofiban ( Aggrastat ) prima della trombectomia endovascolare nei pazienti...
Sicurezza ed efficacia di Tenecteplase e Alteplase nei pazienti con ictus da lesione tandem: analisi post hoc degli studi EXTEND-IA TNK
La sicurezza e l’efficacia di Tenecteplase nei pazienti con ictus con lesione tandem ( TL ) non sono note. È...