Recidiva di ictus nei sopravvissuti a cancro in età pediatrica


Sono stati stimati i tassi e i predittori di recidiva tra i sopravvissuti a cancro pediatrico che hanno avuto un primo ictus.

Il Childhood Cancer Survivor Study ( CCSS ) è uno studio retrospettivo di coorte con follow-up longitudinale che ha arruolato 14.358 sopravvissuti ( meno di 21 anni al momento della diagnosi, diagnosi nel periodo 1970-1986, sopravvissuti 5 anni o più dopo la diagnosi di cancro ) e li ha seguiti in modo prospettico dal 1994.

Sono stati esaminati 443 sopravvissuti che hanno segnalato un primo ictus per identificare ictus ricorrente, e stimare i tassi di ictus ricorrenti 5 anni o più dopo la diagnosi di cancro.

Tra 329 pazienti intervistati (tasso di risposta: 74% ), 271 hanno confermato un primo ictus a una età media di 19 anni, e 70 hanno riportato un secondo ictus a una età media di 32 anni.

I predittori indipendenti di ictus ricorrente hanno incluso dose di terapia con radiazioni craniche ( CRT ) di 50 Gy o più ( vs nessuna, hazard ratio, HR=4.4 ), ipertensione ( HR=1.9 ) ed età più avanzata al primo ictus ( HR=6.4 per età a partire da 40 anni vs età tra 0 e 17 anni ).

L'incidenza cumulativa a 10 anni di ictus recidivante tardivo è stata del 21% in generale, e del 33% per i soggetti trattati con 50 Gy o più di radioterapia al cranio.

In conclusione, i sopravvissuti a tumore nell’infanzia, in particolare quelli precedentemente trattati con alte dosi di radiazioni al cranio, hanno un alto rischio di recidiva per decenni dopo un primo ictus.
Anche se questi ictus si verificano per lo più in età adulta, l'ipertensione, un fattore di rischio aterosclerotico accertato, predice in modo indipendente la recidiva di ictus in questa popolazione. ( Xagena2015 )

Fullerton HJ et al, Neurology 2015; 85: 1056-1064

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