Una dieta ricca di antiossidanti può ridurre il rischio di ictus nelle donne
Una maggiore quantità di antiossidanti nella dieta delle donne riduce la possibilità di ictus, probabilmente a causa della riduzione dello stress ossidativo e dell'infiammazione, secondo i risultati di uno studio a lungo termine condotto in Svezia.
Tra le donne senza storia di malattia cardiovascolare al basale, l'analisi aggiustata per età ha mostrato che quelle con più alta assunzione di cibi ricchi di antiossidanti hanno un rischio di ictus totale più basso del 17% rispetto a quelle con ridotta assunzione di antiossidanti, dopo una media di 11 anni di follow-up.
Nella coorte di donne con malattia cardiovascolare al momento dell'ingresso nello studio, il modello aggiustato per età ha mostrato una relazione significativa, ma il modello corretto integralmente ha mostrato una significativa riduzione del rischio di ictus variabile dal 46 al 57% tra quelle nel quartile con il più alto consumo di alimenti antiossidanti rispetto a quelle con il più basso consumo.
L'aggiustamento multivariato ha incluso età, livello di istruzione, fumo, indice di massa corporea, attività fisica, ictus, infarto del miocardio, angina pectoris, fibrillazione atriale, ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, storia familiare di infarto miocardico, uso di Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ), uso di integratori alimentari e assunzione totale di calorie, alcol e caffè.
Un altro studio ha esaminato il rischio di ictus associato con il consumo di antiossidanti in uomini e donne non affetti da malattie cardiovascolari e ha evidenziato una relazione inversa similare tra assunzione di cibi sani e riduzione del rischio di ictus ( Am J Epidemiol 1986; 124: 17-27 ).
Tuttavia lo studio a lungo termine svedese è il primo studio che ha preso in esame questo tipo di rischio in persone già affette da malattie cardiovascolari.
I risultati di questo studio contraddicono le conclusioni di studi randomizzati e controllati nei quali sono stati impiegati integratori antiossidanti come la vitamina-E, e non sono riusciti a trovare una riduzione del rischio di ictus.
Per questo studio, è stata utilizzata la Swedish Mammography Cohort per un totale di 36.715 donne ( 31.035 senza storia di malattia cardiovascolare ), che sono state seguite a partire dal 1997 fino alal fine del 2009.
È stata valutata la dieta con un questionario di frequenza alimentare, mentre la capacità antiossidante totale è stata calcolata dai valori della capacità di assorbimento dei radicali dell'ossigeno ( ORAC ).
Quelle con la più alta capacità antiossidante totale mangiavano almeno il doppio di frutta e verdura e bevevano tè 17 volte di più rispetto a quelle con livelli di assunzione di antiossidanti più bassi. Il gruppo sano beveva anche meno caffè.
Nelle pazienti senza malattia cardiovascolare, la riduzione del 17% del rischio totale di ictus si è mantenuta quando è stata effettuata una correzione per il consumo di carni rosse e pesce. Quando è stata effettuata per il consumo di frutta e verdura (responsabili di circa la metà dell'apporto di antiossidanti ), la riduzione del rischio non è stata più significativa ( HR=0.89 ).
Il modello per l'infarto cerebrale aggiustato per l'età ha mostrato una significativa riduzione del rischio ( P=0.003 ) rispetto al quintile più basso, ma non l'analisi multivariata. La riduzione del rischio per l'ictus emorragico, inoltre, non è stata significativa.
In questa coorte, sono stati esclusi i casi di ictus che si sono verificati nei primi tre anni di follow-up e si è trovato comunque una riduzione del 16% del rischio, il che indica che i risultati difficilmente sono dovuti a causalità invertita.
Nelle donne con malattia cardiovascolare, il modello corretto per il consumo di frutta e verdura non è risultato significativo ( HR=0.59 ). In questa coorte, le donne nei primi 3 quartili di consumo di antiossidanti hanno avuto una significativa riduzione del rischio di ictus emorragico in entrambi i modelli regolati ( P=0.03 ). La riduzione del rischio di infarto cerebrale non è stata significativa.
In conclusione, questi risultati suggeriscono che la capacità antiossidante totale della dieta può essere importante per la prevenzione dell’ictus totale tra le donne senza malattie cardiovascolari, e dell’ictus emorragico tra le donne con una storia di malattia cardiovascolare. ( Xagena2011 )
Fonte: Stroke, 2011
Neuro2011 Gyne2011 Farma2011
Indietro
Altri articoli
Evoluzione dell'infarto alla risonanza magnetica di diffusione dopo trombectomia nei pazienti con ictus acuto randomizzati a Nerinetide oppure placebo: studio REPERFUSE-NA1
Il neuroprotettore Nerinetide si è dimostrato promettente nel ridurre i volumi dell'infarto nei modelli di riperfusione ischemica dei primati. Si...
Tenecteplase per ictus da 4.5 a 24 ore con selezione secondo imaging di perfusione
Gli agenti trombolitici, compreso il Tenecteplase ( Metalyse ), vengono generalmente utilizzati entro 4.5 ore dalla comparsa dei sintomi dell'ictus....
Trombectomia endovascolare più assistenza medica versus sola assistenza medica per ictus ischemico di grandi dimensioni: esiti a 1 anno dello studio SELECT2
Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto con infarto di grandi dimensioni accertato
Evidenze recenti hanno suggerito un effetto benefico della trombectomia endovascolare nell'ictus ischemico acuto con ampio infarto; tuttavia, studi precedenti si...
Incidenza a lungo termine di ictus ischemico dopo attacco ischemico transitorio
L’incidenza a breve termine dell’ictus ischemico dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) è elevata. Tuttavia, i dati sull’incidenza...
Modelli di sonno e rischio di ictus acuto: studio INTERSTROKE
I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...
Trombolisi ponte prima della terapia endovascolare nei pazienti con ictus con crescita del core più rapida
Non è ancora chiaro se il passaggio diretto alla trombectomia endovascolare ( EVT ) porti a esiti equivalenti alla trombolisi...
Associazione del Tirofiban con esiti funzionali dopo trombectomia nell'ictus ischemico acuto dovuto a malattia aterosclerotica intracranica
Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza dell'infusione endovenosa di Tirofiban ( Aggrastat ) prima della trombectomia endovascolare nei pazienti...
Sicurezza ed efficacia di Tenecteplase e Alteplase nei pazienti con ictus da lesione tandem: analisi post hoc degli studi EXTEND-IA TNK
La sicurezza e l’efficacia di Tenecteplase nei pazienti con ictus con lesione tandem ( TL ) non sono note. È...