Emorragia intracranica nei pazienti oncologici trattati con Bevacizumab, l’esperienza del Memorial Sloan-Kettering


Bevacizumab ( Avastin ) è un anticorpo monoclonale diretto contro il fattore di crescita dell’endotelio vascolare ( VEGF ), approvato per glioblastoma ricorrente, carcinomi metastatici mammari, colorettali e polmonari non-a-piccole cellule.

È stato osservato un potenziale aumento del rischio di emorragia intracranica nei pazienti trattati con Bevacizumab.

Uno studio ha identificato in modo retrospettivo pazienti con emorragia intracranica trattati con Bevacizumab nel periodo 2001-2009.

Sono stati identificati 1.024 pazienti con emorragia intracranica, 4.191 che avevano ricevuto Bevacizumab e 12 ( 0.3% ) che soddisfacevano entrambi i criteri.

Sono stati identificati 8 donne e 4 uomini di età media 66 anni.

I tumori primari erano ovarici ( n=3 ), polmonari non-a-piccole cellule ( n=3 ), del colon ( n=1 ), angiosarcomi ( n=1 ) e glioblastomi ( n=4 ).

Tumori intracranici sono risultati presenti in 9 dei 12 pazienti; i restanti 3 ( 25% ) non mostravano segni di patologie intracraniche.

In totale, 257 pazienti con le stesse patologie primarie e tumori cerebrali sono stati trattati con Bevacizumab; l’emorragia intracranica è stata osservata in 9 ( 3.7% ) pazienti, in modo comparabile alla frequenza del 3.6% osservata nei pazienti confrontabili non-in-trattamento con Bevacizumab.

In conclusione, l’emorragia intracranica con Bevacizumab in questa popolazione è rara e non sembra aumentare di frequenza oltre il tasso basale di emorragia intracranica in una popolazione comparabile.
La maggior parte delle emorragie intracraniche correlate a Bevacizumab si manifesta nei tumori del sistema nervoso centrale, ma sono state osservate emorragie spontanee. ( Xagena2012 )

Khasraw M et al, Ann Oncol 2012; 23: 458-463

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