Età e insufficienza cardiaca sono associate a perdita di memoria
Le persone anziane con una ridotta frazione di eiezione ventricolare sinistra hanno significativi deficit di memoria, rispetto ai soggetti più giovani.
In uno studio retrospettivo, i pazienti più giovani con scompenso cardiaco stabile avevano memoria stabile, indipendentemente dalla frazione di eiezione ventricolare sinistra; quelli di età superiore a 63 anni, invece, presentavano cali significativi, principalmente nella memoria verbale, quando la loro frazione di eiezione ventricolare sinistra è scesa sotto il 30%.
Il 30-80% delle persone con insufficienza cardiaca sono state segnalate per avere deficit cognitivi, ma le evidenze che mettono in correlazione la frazione di eiezione e lo stato cognitivo non sono univoche.
Per chiarire la questione, sono stati analizzati 207 pazienti, di età tra 17 e 72 anni, con scompenso cardiaco e che erano stati sottoposti a un esame neuropsicologica della propria memoria mediante test standardizzati mentre era in corso la valutazione per il trapianto di cuore nel periodo 2006-2008.
I test riguardavano la memoria verbale e visiva, l’attenzione, le funzioni esecutive e i sintomi depressivi autonomamente riportati; i dati grezzi sono stati convertiti in un punteggio di memoria composito corretto in base all’età, in cui un numero negativo indicava una performance peggiore.
La frazione di eiezione è stata misurata mediante ecocardiografia e per questa analisi la coorte è stata stratificata tra soggetti al di sopra e al di sotto del 30%.
I pazienti sono stati divisi in quartili di età: 45 anni o più giovani, da 46 a 55, da 56 a 62, e 63 anni o più.
E’ emerso che: a) 38 pazienti avevano una frazione di eiezione ventricolare del 30% o superiore mentre 169 avevano una frazione ventricolare inferiore al 30%; b) una bassa frazione di eiezione era associata a una bassa funzionalità della memoria solo tra i pazienti di 63 anni o più anziani ( P=0.008 ); c) dopo aggiustamento per altre covariate, la significatività è rimasta: tra i pazienti di 63 anni o più, una frazione di eiezione inferiore al 30% era legata a un diminuito punteggio composito di memoria, un calo in media dello 0.95% ( P=0.02 ); d) altri fattori significativamente associati a un basso punteggio composito di memoria erano un ridotto punteggio di attenzione, ridotte funzioni esecutive e sintomi depressivi auto-riferiti.
Il meccanismo alla base non è ben definito, anche se si è ipotizzato che le strutture sensibili alla ipossia nel cervello, come l'ippocampo, possano essere influenzate dal flusso di sangue.
È da sottolineare che lo studio era retrospettivo e non aveva un gruppo di controllo.
Inoltre la frazione di eiezione ventricolare sinistra non rispecchia pienamente la gittata cardiaca e la conseguente perfusione cerebrale, che può essere influenzata da altri fattori.
In conclusione, è stata trovata una interazione tra età, memoria e frazione di eiezione, ma l'effetto non è del tutto spiegato dalla solo frazione di eiezione. ( Xagena2011 )
Fonte: Archives of Neurology, 2011
Neuro2011 Cardio2011
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