Satralizumab nel disturbo dello spettro della neuromielite ottica
Il disturbo dello spettro della neuromielite optica ( NMOSD ) è una malattia autoimmune del sistema nervoso centrale ed è associato ad autoanticorpi anti-acquaporina-4 ( AQP4-IgG ) in circa due terzi dei pazienti.
L'interleuchina-6 ( IL-6 ) è coinvolta nella patogenesi del disturbo.
Satralizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato diretto verso il recettore dell'interleuchina-6. L'efficacia di Satralizumab aggiunta al trattamento di immunosoppressione nei pazienti con disturbo NMOSD non è ben definita.
In uno studio di fase 3, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, sono stati assegnati in modo casuale pazienti con disturbo NMOSD che erano sieropositivi o sieronegativi per AQP4-IgG a ricevere Satralizumab alla dose di 120 mg oppure placebo, somministrato per via sottocutanea alle settimane 0, 2 e 4 e successivamente ogni 4 settimane, aggiunto al trattamento immunosoppressore stabile.
L'endpoint primario era la prima recidiva definita dal protocollo in una analisi time-to-event. Gli endpoint secondari chiave erano il cambiamento dal basale alla settimana 24 nel punteggio del dolore sulla scala visivo-analogica ( VAS ) ( intervallo, da 0 a 100, con punteggi più alti ad indicare più dolore ) e il punteggio Functional Assessment of Chronic Illness Therapy-Fatigue ( FACIT-F ) ( intervallo da 0 a 52, con punteggi più bassi ad indicare maggiore affaticamento ).
È stata valutata anche la sicurezza.
Sono stati arruolati 83 pazienti, 41 dei quali assegnati al gruppo Satralizumab e 42 al gruppo placebo.
La durata mediana del trattamento con Satralizumab nel periodo in doppio cieco è stata di 107.4 settimane.
La recidiva si è verificata in 8 pazienti ( 20% ) trattati con Satralizumab e in 18 ( 43% ) trattati con placebo ( hazard ratio, HR=0.38 ).
Un'imputazione multipla per i dati censurati ha portato a rapporti di rischio compresi tra 0.34 e 0.44 ( con corrispondenti valori di P da 0.01 a 0.04 ).
Tra i 55 pazienti sieropositivi con AQP4-IgG, la recidiva si è verificata nell'11% di quelli nel gruppo trattato con Satralizumab e nel 43% tra quelli nel gruppo placebo ( HR=0.21 ); tra 28 pazienti sieronegativi a AQP4-IgG, la recidiva si è verificata rispettivamente nel 36% e 43% ( HR=0.66 ).
La differenza tra i gruppi nella variazione del punteggio medio del dolore alla scala VAS è stata pari a 4.08; la differenza tra i gruppi nella variazione del punteggio alla scala FACIT-F medio è stato di −3.10.
Le percentuali di eventi avversi e di infezioni gravi non differivano tra i gruppi.
Tra i pazienti con disturbo dello spettro della neuromielite optica, Satralizumab aggiunto al trattamento con immunosoppressori ha comportato un minor rischio di recidive rispetto al placebo, ma non ha mostrato differenze dal placebo nei suoi effetti sul dolore o sull'affaticamento. ( Xagena2019 )
Yamamura T et al, N Engl J Med 2019; 381: 2114-2124
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