COVID-19 nei pazienti con neoplasie toraciche: studio TERAVOLT


I primi rapporti su pazienti con cancro e COVID-19 hanno suggerito un alto tasso di mortalità rispetto alla popolazione generale.
Si ritiene che i pazienti con neoplasie toraciche siano particolarmente suscettibili alla malattia COVID-19 data la loro età avanzata, l'abitudine al fumo e le comorbilità cardiopolmonari preesistenti, oltre ai trattamenti contro il tumore.
È stato studiato l'effetto dell'infezione da SARS-CoV-2 su pazienti con neoplasie toraciche.

Il registro TERAVOLT ( Thoracic Cancers International COVID-19 Collaboration ) è uno studio osservazionale multicentrico i cui criteri di ammissibilità sono la presenza di qualsiasi tumore toracico ( tumore polmonare non-a piccole cellule [ NSCLC ], tumore polmonare a piccole cellule, mesotelioma, tumori epiteliali del timo e altre neoplasie neuroendocrine polmonari ) e una diagnosi COVID-19, entrambe confermate in laboratorio con PCR quantitativa ( RT-PCR ), sospetti con sintomi e contatti, o casi sospetti radiologicamente con caratteristiche di imaging polmonare compatibili con polmonite e sintomi di COVID-19.

Sono stati considerati idonei pazienti di qualsiasi età, sesso, istologia o stadio, compresi quelli in trattamento attivo e follow-up clinico.
I dati clinici sono stati estratti dalle cartelle cliniche di pazienti consecutivi dal 1° gennaio 2020, e verranno raccolti fino alla fine della pandemia dichiarata dall'OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità ).

Sono state raccolte informazioni su dati demografici, storia oncologica e comorbilità, diagnosi di COVID-19 e decorso della malattia ed esiti clinici. Le associazioni tra caratteristiche demografiche o cliniche ed esiti sono state misurate con odds ratio ( OR ) con sesso, età, abitudine al fumo, ipertensione e broncopneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO ) inclusi nell'analisi multivariata.
E' stata riportata un'analisi preliminare dei primi 200 pazienti. Il registro continua ad accettare nuovi siti e dati dei pazienti.

Tra il 26 marzo e il 12 aprile 2020, sono stati identificati e inclusi nel registro TERAVOLT 200 pazienti con COVID-19 e tumori toracici di otto Paesi; l'età media era di 68.0 anni e la maggior parte aveva un ECOG performance status di 0-1 ( 142 su 196 pazienti, 72% ), erano fumatori attuali o ex fumatori ( 159 su 196, 81% ), avevano un tumore polmonare non-a-piccole cellule ( 151 su 200, 76% ) ed erano in terapia al momento della diagnosi di COVID-19 ( 147 su 199, 74% ), con 112 su 197 pazienti ( 57% ) in trattamento di prima linea.

Sono stati ricoverati 152 pazienti ( 76% ) e 66 ( 33% ) sono morti. 13 ( 10% ) dei 134 pazienti che soddisfacevano i criteri per l'ammissione alla terapia intensiva sono stati ammessi alla terapia intensiva; i restanti 121 sono stati ricoverati in ospedale, ma non sono stati ricoverati in terapia intensiva.

Analisi univariabili hanno rivelato che avere più di 65 anni ( OR 1.88 ), essere un fumatore attuale o ex fumatore ( 4.24 ), ricevere un trattamento con la sola chemioterapia ( 2.54 ) e la presenza di eventuali comorbilità ( 2.65 ) sono stati associati a un aumentato rischio di morte. Tuttavia, nell'analisi multivariata, solo l’abitudine al fumo ( OR 3.18 ) è stata associata a un aumento del rischio di morte.

Con una pandemia globale in corso di COVID-19, i dati hanno indicato un'elevata mortalità e un basso numero di ricoveri in terapia intensiva nei pazienti con tumore toracico.
Resta da stabilire se la mortalità possa essere ridotta con il trattamento in terapia intensiva.

Con migliori opzioni terapeutiche per il tumore, l'accesso alla terapia intensiva dovrebbe essere discusso in un contesto multidisciplinare basato sulla mortalità specifica per la neoplasia e sulle preferenze dei pazienti. ( Xagena2020 )

Garassino MC et al, Lancet Oncology 2020; 21: 914-922

Onco2020 Inf2020



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