Neoplasie metastatiche: induzione di tiroidite indolore nei pazienti trattati con immunoterapia PD-1
Le immunoterapie contro il chekpoint immunitario, che inibiscono l'attivazione delle cellule T ( antigene 4 associato a linfociti T citotossici [ CTLA-4 ] e morte cellulare programmata 1 [ PD-1 ] ), rappresentano trattamenti promettenti per diverse neoplasie metastatiche.
Tuttavia, i precisi effetti negativi di queste terapie sulla funzione della ghiandola tiroidea non sono stati ben descritti.
Ricercatori hanno riportato 10 casi di tiroidite indolore di nuova eziologia, successiva a immunoterapia con anticorpi monoclonali anti-PD-1 durante il trattamento per tumori metastatici.
Sei pazienti hanno presentato tireotossicosi transitoria in cui le immunoglobuline inibitorie leganti la tireotropina ( TBII ) erano assenti in tutti, mentre quattro pazienti avevano evidenza di anticorpi anti-tiroide.
Tutti i pazienti tireotossici hanno richiesto terapia temporanea con beta-bloccanti e sono andati incontro a risoluzione spontanea della tireotossicosi con conseguente ipotiroidismo.
Quattro pazienti hanno presentato ipotiroidismo senza precedente fase tireotossica, che si verificato 6-8 settimane dopo l'esposizione iniziale all’anticorpo monoclonale.
Tutti questi pazienti avevano anticorpi anti-tiroide e hanno richiesto una terapia sostitutiva con ormone tiroideo per un minimo di 6 mesi.
In conclusione, i pazienti trattati con anticorpi monoclonali anti-PD-1 devono essere monitorati per segni e sintomi della tiroidite indolore e possono richiedere un trattamento di supporto con beta-bloccanti o terapia di sostituzione con ormone tiroideo.
L’anticorpo monoclonale anti-PD-1 è una nuova causa esogena di tiroidite indolore. ( Xagena2015 )
Orlov S et al, J Clin Endocrinol Metab 2015; Epub ahead of print
Onco2015 Endo2015 Farma2015
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