Antivirali anti-SARS-CoV-2: principali interazioni farmacologiche di Paxlovid con farmaci di uso specialistico


Il Gruppo di Lavoro della Regione Emilia-Romagna ha elencato le principali, note, interazioni farmacologiche per l'antivirale Paxlovid ( Nirmatrelvir / Ritonavir ) che possono causare eventi avversi clinicamente rilevanti.

La somministrazione contemporanea di Paxlovid è controindicata o non-raccomandata

Apalutamide è un induttore del CYP3A4 moderato / forte, l’interazione può ridurre le concentrazioni plasmatiche di Paxlovid con conseguente riduzione della sua efficacia antivirale. Inoltre, le concentrazioni di Apalutamide possono essere aumentate da Paxlovid, determinando il rischio di gravi eventi avversi tra cui convulsioni;

Neratinib: L’interazione aumenta la concentrazione plasmatica di Neratinib, e ciò può causare gravi eventi avversi a rischio di vita fra cui l’epatotossicità;

Venetoclax: L’interazione aumenta la concentrazione plasmatica di Venetoclax e ciò può aumentare il rischio di comparsa della sindrome da lisi tumorale nella fase di titolazione del farmaco. Durante la fase di steady state la dose deve essere ridotta almeno del 70% se si somministra Paxlovid; è quindi opportuno evitare tale associazione;

Acido Fusidico ( per os ): L’interazione aumenta la concentrazione di Acido Fusidico e di Paxlovid;

Rifampicina: Essendo la Rifampicina un forte induttore enzimatico, può ridurre le concentrazioni plasmatiche di Paxlovid e quindi la sua efficacia antivirale;

Glecaprevir / Pibrentasvir: L’interazione aumenta la concentrazione di Glecaprevir / Pibrentasvir con conseguente rischio di aumento delle ALT ( alanina transaminasi ).

La somministrazione contemporanea di Paxlovid è possibile, ma solo seguendo specifiche avvertenze

Farmaci anti-HIV

Efavirenz: L’interazione determina un aumento degli eventi avversi di Efavirenz ( vertigini, nausea, parestesie ) e alterazioni degli enzimi epatici;

Maraviroc: L’interazione aumenta la concentrazione di Maraviroc;

Raltegravir: L’interazione riduce la concentrazione di Reltegravir;

Zidovudina: L’interazione riduce la concentrazione di Zidovudina del 25%. Non viene raccomandato un aggiustamento della dose.

Antiinfettivi

Rifabutina: L’interazione aumenta la concentrazione di Rifabutina fino a 4 volte; si rende quindi necessaria una riduzione della dose a 150 mg 3 volte la settimana;

Voriconazolo: La cosomministrazione di Voriconazolo dovrebbe essere evitata a meno di situazioni particolari in cui il beneficio / rischio viene giudicato favorevole;

Ketoconazolo: L’interazione aumenta la concentrazione di Ketoconazolo di oltre 3 volte e ciò aumenta gli eventi avversi epatici e gastrointestinali. Una riduzione della dose di Ketoconazolo dovrebbe essere presa in considerazione;

Itraconazolo, Eritromicina: Per entrambi i farmaci l’interazione aumenta la concentrazione plasmatica, pertanto devono essere monitorati con cura gli effetti terapeutici e gli eventi avversi;

Atovaquone: L’interazione riduce la concentrazione di Atovaquone;

Bedaquilina: Per il rischio di eventi avversi gravi l’associazione con Paxlovid dovrebbe essere evitata. Se si valuta che il beneficio supera il rischio, la somministrazione deve essere fatta con cautela e devono essere monitorati l’ECG e le transaminasi;

Delamanid: L’interazione aumenta la concentrazione plasmatica del metabolita attivo del 30% e ciò può causare un aumento del QT. Se si valuta che il beneficio supera il rischio la somministrazione deve essere fatta con cautela e deve essere monitorato l’ECG;

Claritromicina: L’interazione aumenta la concentrazione plasmatica della Claritromicina del 30%; ciò non richiede abitualmente una riduzione della dose se non si supera il dosaggio di 1 giorno nelle 24 ore. La dose va comunque ridotta in presenza di insufficienza renale.

Antineoplastici

Abemaciclib: L’interazione aumenta la concentrazione sierica di Abemaciclib. La co-somministrazione con Paxlovid deve essere evitata; se ciò non è possibile occorre fare riferimento alla scheda tecnica di Abemaciclib per la riduzione del dosaggio e monitorare gli eventi avversi;

Afatinib: L’interazione aumenta la concentrazione sierica di Afatinib in modo variabile in funzione del timing della somministrazione del Ritonavir. Devono essere monitorati gli eventi avversi;

Ceritinib: L’interazione aumenta la concentrazione sierica di Ceritinib. Devono essere monitorati gli eventi avversi;

Dasatinib, Nilotinib, Vincristina, Vinblastina: Per tutti i farmaci l’interazione aumenta la concentrazione sierica aumentando il rischio di eventi avversi;

Encorafenib: L’interazione aumenta la concentrazione sierica di Encorafenib, con aumento del rischio di eventi avversi anche gravi, in particolare di prolungamento dell’intervallo QT. La cosomministrazione con Paxlovid deve essere evitata, a meno che non si consideri il rapporto beneficio / rischi favorevole. In tal caso occorre un monitoraggio attento degli eventi avversi.

Fostamatinib: L’interazione può aumentare l’esposizione al metabolita R406 di Fosamatinib, con la comparsa di eventi avversi dose-correlati: epatotossicità, neutropenia, ipertensione e diarrea. In caso di comparsa di eventi avversi occorre ridurre la dose di Fostamatinib secondo quanto riportato in scheda tecnica:

Ibrutinib: L’interazione aumenta la concentrazione sierica di Ibrutinib e ciò può aumentare il rischio di comparsa della sindrome da lisi tumorale. La co-somministrazione con Paxlovid deve essere evitata, a meno che non si consideri il rapporto beneficio / rischi favorevole. In tal caso occorre ridurre la dose di Ibrutinib a 140 mg e monitorare attentamente la comparsa di tossicità.

Immunosoppressori

Ciclosporina, Tacrolimus, Everolimus: Per tutti i farmaci l’interazione aumenta la concentrazione plasmatica, pertanto devono essere monitorati con cura gli effetti terapeutici e gli eventi avversi.

Sedativi

Midazolam ( parenterale ): L’interazione potrebbe aumentare la concentrazione di Midazolam di 3.4 volte. L’associazione ( eventualmente considerando una riduzione del dosaggio ) può essere consentita esclusivamente in ambienti adeguati dove è possibile eseguire un corretto monitoraggio e gestione della depressione respiratoria e della sedazione prolungata. ( Xagena2022 )

Fonte: Regione Emilia-Romagna, 2022

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