Acido urico sierico come un predittore indipendente di mortalità nei pazienti con coronaropatia


Esiste controversia sul ruolo dell’acido urico come predittore indipendente di mortalità nei pazienti con coronaropatia o come un marker indipendente di outcome avverso.
E’ stata studiata l’influenza dei livelli di acido urico sulla mortalità nei pazienti con coronaropatia.
E’ stata eseguita la misurazione dei livelli di acido urico e rilevamento dei classici fattori di rischio al momento dell’arruolamento dei 1.017 pazienti con coronaropatia diagnosticata all’esame angiografico.
Il periodo medio di follow-up è stato di 2,2 anni (con un massimo di 2,1 anni).
L’endpoint dello studio era rappresentato dalla morte per tutte le cause.
Nei pazienti con coronaropatia con livelli di acido urico < 303 micromol/L ( 5,1 mg/dl) (quartile inferiore) rispetto a quelli con livelli di acido urico < 433 micromol/L (7,1 mg/dl) (quartile superiore), l’incidenza di mortalità è aumentata dal 3,4% al 17,1% ( aumento di 5 volte).
Dopo aggiustamento per età, entrambi i sessi hanno dimostrato un aumentato rischio di morte con livelli in crescita di acido urico (pazienti femmine: HR 1,30 , 95% CI 1,14 a 1,49 , P


Indietro

Altri articoli

Non sono ancora stati stabiliti regimi appropriati di terapia antitrombotica per i pazienti con fibrillazione atriale e malattia coronarica. È stato...


Il trattamento a lungo termine con statine riduce la frequenza di eventi cardiovascolari, ma la sicurezza e l’efficacia nei pazienti...


È stata proposta una teoria secondo la quale l’infiammazione persistente contribuisce a vari stadi alla patogenesi della malattia cardiovascolare. La via...


Studi recenti hanno dimostrato che i livelli di aldosterone misurati in pazienti con scompenso cardiaco o infarto acuto del miocardio...


I rischi post-operatori per i pazienti con malattia coronarica sottoposti a chirurgia non-cardiaca sono ben descritti.Tuttavia, i rischi della chirurgia...


I fattori psicosociali sono indipendentemente associati a un aumentato rischio di morbilità e mortalità di malattia cardiovascolare, ma gli effetti...


Benchè il saggio per la troponina sia diventato sempre più sensibile, non è chiaro se ulteriori riduzioni nella soglia di...


In pazienti con tachicardia ventricolare e una storia di infarto del miocardio, l'impianto di un defibrillatore cardioversore impiantabile ( ICD...


I ricercatori della Northwestern University di Chicago, negli Stati Uniti, hanno portato a termine uno studio per valutare se i...


La relazione tra concentrazione della proteina C-reattiva ( CRP ) e il rischio di malattie maggiori può essere meglio valutata...