Coronaropatia: la Rosuvastatina rallenta il processo aterosclerotico


Studi randomizzati hanno dimostrato che l’abbassamento dei livelli di colesterolo LDL con inibitori dell’HMG-CoA reduttasi, anche noti come statine, è associato alla riduzione degli eventi cardiovascolari.

La comprensione del meccanismo che conferisce un benefico impatto della terapia con statine sulla placca ateromasica può fornire importanti informazioni su come rendere più efficace la prevenzione della malattia cardiovascolare.

Per poter meglio esaminare il processo aterosclerotico e la sua progressione, i Ricercatori della Cleveland Clinic negli Stati Uniti, hanno fatto uso di un’avanzata tecnica di imaging, l’ultrasonografia intravascolare ( IVUS ).

Nello studio ASTEROID. i Ricercatori della Cleveland Clinic negli Stati Uniti hanno scelto la Rosuvastatina ( Crestor ) per i vantaggi che questa statina ha rispetto alle altre:

a) presenta un forte legame con l’HMG-CoA reduttasi ed una più elevata capacità di inibizione dell’enzima;

b) possiede una prolungata emivita ( 19 ore );

c) presenta un’alta efficacia nell’abbassare i livelli del colesterolo LDL ( 45-63% ) e dei trigliceridi ( 10-35% ), e nell’incrementare il colesterolo HDL ( 8-14% ).

Allo studio hanno preso parte 349 pazienti con coronaropatia, diagnosticata per via angiografica, che sono stati assegnati in modo random a Rosuvastatina 40 mg oppure a placebo, per 2 anni.
L’abbassamento del colesterolo LDL del 53.2% a 60.8 mg/dl e l’aumento del colesterolo HDL del 14.7% a 49 mg/dl, osservati nel gruppo Rosuvastatina, sono risultati associati a regressione della placca ateromasica.

Un’analisi di dati aggregati di 4 studi clinici con 1.455 pazienti, ha evidenziato che l’aumento del colesterolo HDL è in grado di predire, in modo indipendente, il beneficio della terapia con statine sulla progressione della placca.
Questo dato sottolinea l’importanza di strategie terapeutiche volte a ridurre i livelli dei lipidi aterogenici e a promuovere l’attività biologica dei lipidi protettivi.

Un sottostudio ASTEROID ha mostrato che la Rosuvastatina produce una riduzione della percentuale del diametro medio della stenosi ed un aumento del diametro minimo del lume.

L’analisi angiografica dello studio ASTEROID ha fornito la prima evidenza che la monoterapia con Rosuvastatina può promuovere la regressione dell’aterosclerosi. ( Xagena2008 )

Nicholls SJ, Export Rev Cardiovasc Ther 2008; 6: 925-933


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