Anemia da carenza di ferro: Ferinject per via iniettabile o per infusione
Ferinject è un preparato antianemico, un medicinale utilizzato per il trattamento dell’anemia. Contiene Ferro nella forma di un ferro carboidrato ( Carbossimaltosio ferrico ). Il ferro è un elemento essenziale per la capacità di trasporto dell’ossigeno da parte dell’emoglobina nei globuli rossi e da parte della mioglobina nei tessuti muscolari. Il ferro è coinvolto anche in molte altre funzioni vitali per l’organismo umano.
Ferinject è utilizzato per il trattamento di pazienti con carenza di ferro, quando i preparati a base di Ferro per via orale sono inefficaci o non possono essere usati. L’obiettivo della terapia è reintegrare le riserve di ferro dell’organismo e correggere l’anemia, una mancanza di globuli rossi dovuta a carenza di ferro.
Prima della somministrazione, il medico eseguirà un esame del sangue per determinare la dose di Ferinject necessaria.
Controindicazioni
Il paziente non deve assumere Ferinject in caso di: allergia ( ipersensibilità ) al prodotto o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale; storia di gravi reazioni allergiche ( di ipersensibilità ) ad altre preparazioni iniettabili a
base di Ferro; anemia non-causata da carenza di ferro; sovraccarico di ferro ( eccesso di ferro nell’organismo ) o disturbi dell’utilizzo del ferro.
Avvertenze e precauzioni
E’ necessario informare il medico se ha avuto in precedenza allergie a medicinali; se soffre di lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide, asma in forma grave, eczema o altre allergie. Se ha un’infezione, o se ha disturbi al fegato.
Ferinject non deve essere somministrato ai bambini al di sotto di 14 anni.
La somministrazione non-corretta di Ferinject può causare perdita del prodotto nella sede dell’iniezione, che può portare a irritazione cutanea e colorazione marrone potenzialmente di lunga durata nella sede di iniezione. La somministrazione deve essere interrotta non appena ciò avviene.
Somministrazione
Ferinject viene somministrato non-diluito tramite iniezione, durante la dialisi, o diluito tramite infusione. Ferinject deve essere somministrato in una struttura dove gli eventi immunoallergici possono ricevere un trattamento immediato e appropriato.
Il paziente sarà tenuto in osservazione per almeno 30 minuti, dal medico o dall’infermiere dopo ogni somministrazione.
Il paziente deve informare il medico se sta utilizzando, ha recentemente impiegato o potrebbe usare qualsiasi altro medicinale,
inclusi i medicinali acquistabili senza prescrizione.
Qualora Ferinject venga somministrato assieme a preparati a base di Ferro per via orale, questi preparati orali possono essere meno efficaci.
Gravidanza
Ferinject non è stato valutato in donne in gravidanza. È importante comunicare al medico se è in corso una gravidanza, se sospetta o si sta pianificando una gravidanza.
Se viene iniziata una gravidanza durante il trattamento è necessario informare il medico. Il medico deciderà se la paziente deve o non deve prendere questo medicinale.
Allattamento
Se la paziente sta allattando con latte materno è necessario chiedere consiglio al medico prima di prendere Ferinject. È improbabile che Ferinject rappresenti un rischio per il lattante.
Effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, Ferinject può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
E’ necessario informare immediatamente il medico se il paziente manifesta uno dei seguenti segni e sintomi che possono indicare una reazione allergica grave: eruzione cutanea ( ad es., orticaria ), sensazione di prurito, respirazione difficoltosa, sibilo e/o tumefazione delle labbra, gonfiore della lingua, tumefazione della gola o del
corpo.
In alcuni pazienti queste reazioni allergiche ( che si verificano in meno di 1 paziente su 1.000 ) possono diventare gravi o rischiose per la vita ( reazioni anafilattoidi ) e possono essere associate a problemi cardiaci e circolatori e perdita di coscienza.
Altri effetti indesiderati di cui il medico deve essere informato se si aggravano:
Effetti indesiderati comuni ( possono colpire fino a 1 paziente su 10 ): cefalea, capogiro, elevata pressione arteriosa, nausea e reazione al sito di iniezione;
Effetti indesiderati non-comuni ( possono colpire fino a 1 paziente su 100 ): intorpidimento, formicolio o sensazione di formicolio sulla pelle, modificazioni del gusto, elevata frequenza cardiaca, bassa pressione arteriosa, arrossamento del viso, respirazione difficoltosa, vomito, indigestione, dolore allo stomaco, costipazione, diarrea, sensazione di prurito, orticaria,
arrossamento della cute, eruzione cutanea, dolore muscolare, dolore articolare e/o dolore dorsale, spasmi muscolari, febbre, stanchezza, dolore toracico, rigonfiamento delle mani e/o dei piedi e brividi;
Effetti indesiderati rari ( possono colpire fino a 1 paziente su 1.000 ): infiammazione di una vena, tremori e sensazione di fastidio, perdita di coscienza, ansia, svenimento, sensazione di svenimento, sibilo, eccesso di gas addominali ( flatulenza ), rapida tumefazione degli strati profondi della cute, pallore e tumefazione del viso e sintomi simil-influenzali come febbre, mal di testa e/o sensazione di malessere ( malattia simil-influenzale ).
Alcuni parametri ematici possono essere temporaneamente alterati, come è rilevabile nei test di laboratorio.
Le seguenti alterazioni dei parametri ematici sono comuni: riduzione del livello di fosforo nel sangue e aumento di un enzima epatico denominato alanina aminotransferasi.
Le seguenti alterazioni dei parametri ematici sono non comuni: aumento di certi enzimi epatici denominati aspartato aminotransferasi, gamma glutamil transferasi e fosfatasi alcalina, e aumento di un enzima denominato lattato deidrogenasi. ( Xagena2016 )
Fonte: AIFA, 2016
Emo2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Attività e sicurezza di Eltrombopag in combinazione con Ciclosporina A come trattamento di prima linea degli adulti con anemia aplastica grave: studio SOAR
L’immunosoppressione basata sulla Globulina antitimocitaria ( ATG ) è standard nel trattamento di prima linea per le persone con anemia...
Isoquercetina per la tromboinfiammazione nell'anemia falciforme
I dati di un piccolo studio condotto su pazienti affetti da cancro suggeriscono che il trattamento con Isoquercetina ( IQ...
Eritropoietina ricombinante nell'anemia emolitica autoimmune con risposta inadeguata del midollo osseo
Fino al 30% dei pazienti con anemia emolitica autoimmune ( AIHA ) mostra una risposta compensatoria inadeguata del midollo osseo...
Momelotinib versus Danazolo nei pazienti sintomatici con anemia e mielofibrosi: studio MOMENTUM
Gli inibitori della Janus chinasi ( JAK ) approvati per la mielofibrosi forniscono miglioramenti della milza e dei sintomi, ma...
Zinco per la prevenzione delle infezioni nei bambini con anemia falciforme
Dati provenienti da piccoli studi clinici negli Stati Uniti e in India suggeriscono che l’integrazione di Zinco riduce l’infezione negli...
Omjjara a base di Momelotinib nel trattamento della splenomegalia o di altri sintomi correlati alla malattia in adulti affetti da mielofibrosi e anemia da moderata a grave
Omjjara, il cui principio attivo è Momelotinib è un medicinale che trova impiego nel trattamento della splenomegalia ( ingrossamento della...
Omjjara a base di Momelotinib per i pazienti affetti da mielofibrosi con anemia. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ha approvato Omjjara, il cui principio attivo è Momelotinib, per il trattamento dei pazienti con splenomegalia o...
Dapagliflozin e anemia nei pazienti con malattia renale cronica
Nello studio DAPA-CKD ( Dapagliflozin in Patients with Chronic Kidney Disease ), Dapagliflozin ( Forxiga ) ha migliorato gli esiti...
Deferiprone per il sovraccarico di ferro trasfusionale nell'anemia falciforme e altre anemie
I dati di sicurezza ed efficacia a lungo termine del chelante del ferro Deferiprone ( Ferriprox ) nell'anemia falciforme...
Le mutazioni U2AF1 ed EZH2 sono associate ad anemia emolitica non-immune nelle sindromi mielodisplastiche
L'emolisi è un fenomeno ben noto ma scarsamente caratterizzato in un sottogruppo di pazienti con sindromi mielodisplastiche ( MDS )....