Effetto della correzione dell'anemia sulla ipertrofia ventricolare sinistra nei pazienti con livello moderatamente elevato di emoglobina e affetti da malattia renale cronica
Sono stati valutati gli effetti della gestione della anemia a lungo termine sulla ipertrofia ventricolare sinistra nei pazienti con malattia renale cronica non-in-dialisi, e sono state effettuate analisi di esiti secondari di uno studio randomizzato controllato che ha valutato gli effetti della gestione della anemia con farmaci stimolanti l'eritropoiesi in questa popolazione.
I pazienti ( emoglobina [ Hb ] minore di 10.0g/dL, creatinina sierica compresa tra 2.0 e meno di 6.0mg/dL ) sono stati randomizzati al gruppo ad alta emoglobina ( emoglobina target compresa tra 11.0 e 13.0 g/dL con Darbepoetina alfa [ Aranesp ] ), o al gruppo a bassa emoglobina ( emoglobina target compresa tra 9.0 e 11.0 g/dL con Eritropoietina umana ricombinante ) e sono stati seguiti fino a 48 settimane.
I dati dagli esami ecocardiografici e i valori dei fattori neuroumorali associati con insufficienza cardiaca sono stati valutati in soggetti i cui dati sono stati valutati sia al basale sia al punto finale.
Il gruppo ad alto valore di emoglobina ha raggiunto i livelli target di emoglobina ( 12.1 g/dL, a 32 settimane, N=111 ) che erano significativamente più elevati ( P minore di 0.001 ) rispetto al gruppo a bassa emoglobina ( N=95 ).
Sebbene i cambiamenti della pressione sanguigna e della funzione renale fossero simili tra i gruppi, la dimensione ventricolare diastolica sinistra è significativamente diminuita solo nel gruppo ad elevata emoglobina ( P minore di 0.001 ), e la variazione dell'indice di massa ventricolare sinistra ( LVMI ) è risultato correlato grossolanamente ma significativamente con i livelli di emoglobina raggiunti ( r=0.147, P=0.032 ).
I livelli di emoglobina più elevati sono stati associati a una maggiore riduzione dell'indice di massa ventricolare sinistra e dello spessore della parete del ventricolo sinistro; i livelli di emoglobina più bassi sono stati associati a un maggiore aumento dei livelli di polipeptide natriuretico cerebrale o arterioso.
In conclusione, la correzione della anemia mirata a livelli di emoglobina moderatamente elevati preserva meglio la funzione cardiaca nei pazienti con insufficienza renale cronica non-in-dialisi. ( Xagena2013 )
Akaishi M et al, J Cardiol 2013; 62: 249-256
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