Luspatercept per il trattamento dell'anemia nella beta-talassemia non-dipendente da trasfusione: studio BEYOND


Nei pazienti con beta-talassemia non-dipendente dalla trasfusione, concentrazioni di emoglobina inferiori a 10 g/dl sono associate a un rischio più elevato di morbilità, mortalità e compromissione della qualità di vita.

Nessun farmaco è specificamente approvato per la gestione dell'anemia nei pazienti con beta-talassemia non-trasfusionale, a parte la terapia trasfusionale somministrata raramente in base alle esigenze dei pazienti.

Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza di Luspatercept ( Reblozyl ), rispetto al placebo, nei pazienti con beta-talassemia non-trasfusione-dipendente.

È stato condotto uno studio di fase 2, randomizzato, in doppio cieco, multicentrico, controllato con placebo in 12 Centri in 6 Paesi ( Tailandia n=1, Libano n=1, Grecia n=2, Italia n= 5, Regno Unito n=1 e Stati Uniti n=2 ).
I pazienti eleggibili avevano un'età pari o superiore a 18 anni, avevano una diagnosi confermata di beta-talassemia ( BT ) o emoglobina E / beta-talassemia ( HbE- BT ) ( erano consentite concomitante delezione dell'alfa-globina, mutazione o duplicazione ) e una concentrazione basale di emoglobina di 10.0 g/dl o inferiore.

Tutti i pazienti non erano dipendenti dalle trasfusioni. I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Luspatercept oppure a placebo stratificando in base alla concentrazione di emoglobina al basale ( maggiore o uguale a 8.5 g/dl vs inferiore a 8.5 g/dl ) e al punteggio del dominio stanchezza / debolezza del questionario NTDT-PRO ( Non-Transfusion-Dependent β-thalassaemia - Patient-Reported Outcome ) al basale ( maggiore o uguale a 3 vs minore di 3 ).

Tutti i pazienti, il personale del sito dello studio e i rappresentanti degli sponsor ( che hanno esaminato i dati ), ad eccezione delle persone designate, non conoscevano l'assegnazione del farmaco fino al momento in cui lo studio è stato aperto.
Luspatercept o placebo sono stati somministrati una volta per via sottocutanea ogni 3 settimane per 48 settimane nel periodo di trattamento in doppio cieco.

Luspatercept è stato iniziato con 1.0 mg/kg con titolazione fino a 1.25 mg/kg o riduzione in caso di tossicità o aumento eccessivo della concentrazione di emoglobina.

L'endpoint primario era il raggiungimento di un aumento rispetto al basale di 1.0 g/dl o superiore nella concentrazione media di emoglobina su un intervallo continuo di 12 settimane durante le settimane 13-24, in assenza di trasfusioni.
Le analisi primarie di efficacia e sicurezza sono state condotte nella popolazione intention-to-treat ( ITT ).

Tra il 2018 e il 2019, 160 pazienti sono stati sottoposti a screening per l'idoneità, di cui 145 sono stati assegnati in modo casuale a Luspatercept ( n=96 ) o placebo ( n=49 ). 82 pazienti ( 57% ) erano donne e 63 ( 43% ) erano uomini.
44 pazienti ( 30% ) erano asiatici, 87 ( 60% ) erano bianchi e 14 ( 10% ) identificati come di altra etnia.

Lo studio ha raggiunto il suo endpoint primario: 74 dei 96 pazienti ( 77% ) nel gruppo Luspatercept e nessuno nel gruppo placebo ha avuto un aumento di almeno 1.0 g/dl nella concentrazione di emoglobina ( differenza di rischio comune 77.1; P minore di 0.0001 ).

La percentuale di pazienti con eventi avversi gravi è stata inferiore nel gruppo Luspatercept rispetto al gruppo placebo ( 11, 12%, vs 12, 25% ).

Gli eventi avversi emergenti dal trattamento più comunemente riportati con Luspatercept sono stati: dolore osseo ( 35, 37% ), cefalea ( 29, 30% ) e artralgia ( 28, 29% ).
Durante lo studio non sono stati riportati eventi tromboembolici o decessi.

Luspatercept rappresenta un potenziale trattamento per i pazienti adulti affetti da beta-talassemia non-trasfusione-dipendente, per i quali le opzioni terapeutiche efficaci sono scarse. ( Xagena2022 )

Taher AT et al, Lancet Haematology 2022; 9: 733-744

Emo2022 Farma2022



Indietro

Altri articoli

L’immunosoppressione basata sulla Globulina antitimocitaria ( ATG ) è standard nel trattamento di prima linea per le persone con anemia...


I dati di un piccolo studio condotto su pazienti affetti da cancro suggeriscono che il trattamento con Isoquercetina ( IQ...


Fino al 30% dei pazienti con anemia emolitica autoimmune ( AIHA ) mostra una risposta compensatoria inadeguata del midollo osseo...


Gli inibitori della Janus chinasi ( JAK ) approvati per la mielofibrosi forniscono miglioramenti della milza e dei sintomi, ma...


Dati provenienti da piccoli studi clinici negli Stati Uniti e in India suggeriscono che l’integrazione di Zinco riduce l’infezione negli...


Omjjara, il cui principio attivo è Momelotinib è un medicinale che trova impiego nel trattamento della splenomegalia ( ingrossamento della...


La Commissione Europea ha approvato Omjjara, il cui principio attivo è Momelotinib, per il trattamento dei pazienti con splenomegalia o...


Nello studio DAPA-CKD ( Dapagliflozin in Patients with Chronic Kidney Disease ), Dapagliflozin ( Forxiga ) ha migliorato gli esiti...


I dati di sicurezza ed efficacia a lungo termine del chelante del ferro Deferiprone ( Ferriprox ) nell'anemia falciforme...


L'emolisi è un fenomeno ben noto ma scarsamente caratterizzato in un sottogruppo di pazienti con sindromi mielodisplastiche ( MDS )....