Roxadustat versus Darbepoetina alfa nel trattamento dell’anemia nei pazienti adulti non-dialisi-dipendenti con malattia renale cronica in stadio 3-5
I risultati dello studio di fase 3 DOLOMITES per la valutazione dell’efficacia e della sicurezza di Roxadustat ( Evrenzo ) versus Darbepoetina alfa ( Aranesp ) per il trattamento dell’anemia nei pazienti adulti non-dialisi dipendenti ( NDD ) con malattia renale cronica ( MRC ) in stadio 3-5.
I dati presentati al 57° Congresso virtuale della European Renal Association - European Dialysis and Transplant Association ( ERA-EDTA ) hanno dimostrato la non-inferiorità di Roxadustat verso Darbepoetina alfa nella correzione dei livelli di emoglobina nelle prime 24 settimane di trattamento ( 89.5% vs 78%; una differenza dell’11.51% [ intervallo di confidenza ( IC ) 95%: 5.66%, 17.36% ] ), soddisfacendo l’endpoint primario dello studio con un limite inferiore di IC 95% maggiore di 0.
Gli endpoint secondari sono stati testati gerarchicamente per la non-inferiorità e la superiorità.
La superiorità di Roxadustat verso Darbepoetina alfa è stata dimostrata da una diminuzione della lipoproteina a bassa densità di colesterolo con una differenza LSM ( media quadratica minima ) di –0.403 mmol/L ( IC 95% –0.510, –0.296; [ P inferiore a 0.01 ] ) e del tempo al primo utilizzo di Ferro per via endovenosa con un hazard ratio ( HR ) di 0.45 ( IC 95%: 0.26, 0.78; [ P=0.004 ] ).
La non-inferiorità di Roxadustat verso Darbepoetina alfa è stata dimostrata per la pressione arteriosa media con una differenza LSM di –0.372 mmHg ( IC 95%: –1.587, 0.842 ) e il tempo all’ insorgenza dell’ipertensione ( HR=0.83; [ IC 95%: 0.56, 1.22 ] ).
Per quanto riguarda la sicurezza, l’incidenza globale degli eventi avversi emergenti è risultata comparabile nei pazienti in trattamento con Roxadustat e Darbepoetina alfa ( 91.6% e 92.5%, rispettivamente ).
Un’analisi non-confermativa degli outcome di evento avverso cardiovascolare maggiore ( MACE ) / MACE più angina instabile ospedalizzata e insufficienza cardiaca congestizia ospedalizzata ( MACE+ ) esaminati ha mostrato una stima di HR pari a 0.81 ( IC 95%: 0.52, 1.25 ) e 0.90 ( IC 95%: 0.61, 1.32 ) rispettivamente.
L’obiettivo del trattamento dell’anemia nella malattia renale cronica è aumentare e stabilizzare i livelli di emoglobina; tuttavia quasi la metà dei pazienti con anemia da nefropatia cronica mostra livelli di emoglobina al di fuori dei valori target raccomandati, con conseguenti sintomi debilitanti che possono rendere estremamente difficili le attività quotidiane.
I risultati dello studio DOLOMITES hanno dimostrato la capacità di Roxadustat di correggere e mantenere i livelli di emoglobina fino a 2 anni nei pazienti con anemia da malattia renale cronica non-dializzati.
Come primo di una nuova classe di inibitori della prolil-idrossilasi ( PH ) del fattore ipossia-inducibile ( HIF ) a somministrazione orale, Roxadustat aumenta i livelli di emoglobina con un meccanismo d’azione diverso da quello degli agenti stimolanti l’eritropoiesi ( ESA ).
In qualità di inibitore di HIF-PH, Roxadustat attiva la naturale risposta protettiva del corpo ai ridotti livelli di ossigeno nel sangue. Questa risposta comporta la regolazione di più processi complementari atti a promuovere una eritropoiesi coordinata e ad aumentare la capacità di trasporto dell’ossigeno nel sangue. ( Xagena2020 )
Fonte: Astellas, 2020
Nefro2020 Emo2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Momelotinib versus Danazolo nei pazienti sintomatici con anemia e mielofibrosi: studio MOMENTUM
Gli inibitori della Janus chinasi ( JAK ) approvati per la mielofibrosi forniscono miglioramenti della milza e dei sintomi, ma...
Zinco per la prevenzione delle infezioni nei bambini con anemia falciforme
Dati provenienti da piccoli studi clinici negli Stati Uniti e in India suggeriscono che l’integrazione di Zinco riduce l’infezione negli...
Dapagliflozin e anemia nei pazienti con malattia renale cronica
Nello studio DAPA-CKD ( Dapagliflozin in Patients with Chronic Kidney Disease ), Dapagliflozin ( Forxiga ) ha migliorato gli esiti...
Deferiprone per il sovraccarico di ferro trasfusionale nell'anemia falciforme e altre anemie
I dati di sicurezza ed efficacia a lungo termine del chelante del ferro Deferiprone ( Ferriprox ) nell'anemia falciforme...
Le mutazioni U2AF1 ed EZH2 sono associate ad anemia emolitica non-immune nelle sindromi mielodisplastiche
L'emolisi è un fenomeno ben noto ma scarsamente caratterizzato in un sottogruppo di pazienti con sindromi mielodisplastiche ( MDS )....
Modifica CRISPR-Cas9 dei promotori HBG1 e HBG2 per il trattamento dell'anemia falciforme
L’anemia falciforme è causata da un difetto nella subunità beta-globina dell’emoglobina adulta. L'emoglobina falciforme polimerizza in condizioni ipossiche, producendo globuli...
Reblozyl a base di Luspatercept nel trattamento dell’anemia nelle sindromi mielodisplastiche e nella beta-talassemia
Reblozyl è un medicinale usato per il trattamento dell’anemia ( bassa conta dei globuli rossi ) in adulti affetti dalle...
Efficacia dell'immunosoppressione combinata con o senza Eltrombopag nei bambini con anemia aplastica di nuova diagnosi
Sono state confrontate l'efficacia e la sicurezza di Eltrombopag ( ELTR; Revolade ) in combinazione con la terapia immunosoppressiva (...
L'anemia falciforme è un fattore di rischio per la microangiopatia trombotica associata al trapianto nei bambini
La microangiopatia trombotica associata al trapianto ( TA-TMA ) e l'anemia falciforme ( SCD ) condividono le caratteristiche dell'attivazione endoteliale...
Neoplasie secondarie dopo trapianto di cellule emopoietiche per anemia falciforme
Sono stati riportati l'incidenza e i fattori di rischio per neoplasia secondaria dopo trapianto per anemia falciforme. Sono stati inclusi in...