Efficacia e sicurezza della radioterapia interna selettiva con microsfere in resina con Ittrio-90 rispetto a Sorafenib nel carcinoma epatocellulare localmente avanzato inoperabile
Sorafenib ( Nexavar ) è il trattamento raccomandato per i pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato.
Sono state confrontate l'efficacia e la sicurezza di Sorafenib con quelle della radioterapia interna selettiva ( SIRT ) con microsfere in resina con Ittrio-90 ( 90Y ) in pazienti con carcinoma epatocellulare.
Lo studio di fase III, SARAH, multicentrico, in aperto, randomizzato, controllato, è stato condotto in 25 Centri specializzati in malattie del fegato in Francia.
I pazienti erano eleggibili se avevano un'età di almeno 18 anni con un'aspettativa di vita maggiore di 3 mesi, avevano un ECOG performance status di 0 o 1, punteggio di funzione epatica Child-Pugh classe A o B di 7 o inferiore e carcinoma epatocellulare localmente avanzato ( Barcelona Clinic Liver Cancer BCLC stadio C ), o nuovo carcinoma epatocellulare non-idoneo per resezione chirurgica, trapianto di fegato o ablazione termica dopo un carcinoma epatocellulare precedentemente guarito ( con intervento chirurgico o terapia termoablativa ), o carcinoma epatocellulare con due cicli infruttuosi di chemioembolizzazione transarteriosa.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Sorafenib orale continuo ( 400 mg due volte al giorno ) o SIRT con microsfere in resina con 90Y 2-5 settimane dopo la randomizzazione.
I pazienti sono stati stratificati in base a Centro di randomizzazione, ECOG performance status, precedente chemioembolizzazione transarteriosa e presenza di invasione vascolare macroscopica.
L'endpoint primario era la sopravvivenza globale.
Le analisi sono state fatte sulla popolazione intention-to-treat; la sicurezza è stata valutata in tutti i pazienti che hanno ricevuto almeno una dose di Sorafenib o sono stati sottoposti ad almeno una seduta di radioterapia.
Tra il 2011 e il 2015, 467 pazienti sono stati assegnati in modo casuale; dopo il ritiro del consenso da parte di 8 pazienti, 237 sono stati assegnati a SIRT e 222 a Sorafenib.
Nel gruppo SIRT, 53 su 237 pazienti ( 22% ) non hanno ricevuto SIRT; 26 di questi 53 pazienti ( 49% ) sono stati trattati con Sorafenib.
Il follow-up mediano è stato di 27.9 mesi nel gruppo SIRT e 28.1 mesi nel gruppo Sorafenib.
La sopravvivenza globale mediana è stata di 8.0 mesi nel gruppo SIRT rispetto a 9.9 mesi nel gruppo Sorafenib ( hazard ratio, HR= 1.15 per SIRT vs Sorafenib; P=0.18 ).
Nella popolazione di sicurezza, almeno un evento avverso grave è stato segnalato in 174 su 226 pazienti ( 77% ) nel gruppo SIRT e in 176 su 216 ( 82% ) nel gruppo Sorafenib.
Gli eventi avversi di grado 3 o peggiore correlati al trattamento più frequenti sono stati affaticamento ( 20, 9%, vs 41, 19% ), disfunzione epatica ( 25, 11%, vs 27, 13% ), aumento dei valori epatici di laboratorio ( 20, 9%, vs 16, 7% ), anomalie ematologiche ( 23, 10%, vs 30, 14% ), diarrea ( 3, 1%, vs 30, 14% ), dolore addominale ( 6, 3%, vs 14, 6% ), aumento della creatinina ( 4, 2%, vs 12, 6% ) e reazione cutanea mano-piede ( 1, inferiore a 1%, vs 12, 6% ).
19 decessi nel gruppo SIRT e 12 nel gruppo Sorafenib sono stati considerati correlati al trattamento.
Nei pazienti con carcinoma epatocellulare localmente avanzato o in stadio intermedio, dopo chemioembolizzazione transarteriosa non riuscita, la sopravvivenza globale non ha mostrato differenze significative tra i due gruppi.
La qualità di vita e la tolleranza potrebbero aiutare nella scelta tra i due trattamenti. ( Xagena2017 )
Vilgrain V et al, Lancet Oncology 2017; 18: 1624-1636
Gastro2017 Onco2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Mantenimento con Sorafenib dopo trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche nei pazienti con leucemia mieloide acuta FLT3-ITD
Uno studio di fase 3 in aperto, multicentrico, randomizzato ha dimostrato che il mantenimento con Sorafenib ( Nexavar ) dopo...
Camrelizumab più Rivoceranib versus Sorafenib come terapia di prima linea per il carcinoma epatocellulare non-resecabile: studio CARES-310
È stato dimostrato che l’immunoterapia con inibitori del checkpoint immunitario combinati con un inibitore della tirosina-chinasi ( TKI ) anti-angiogenico...
Sorafenib aggiunto a Cladribina, Citarabina ad alte dosi, fattore di crescita granulocitario e Mitoxantrone nella leucemia mieloide acuta non-trattata
L'inibitore multichinasi Sorafenib ( Nexavar ) migliora la sopravvivenza libera da eventi ( EFS ) se utilizzato negli adulti con...
Nivolumab versus Sorafenib nel carcinoma epatocellulare avanzato: studio CheckMate 459
Nello studio CheckMate 040 di fase 1-2, Nivolumab ( Opdivo ) in monoterapia ha mostrato risposte durature, sicurezza gestibile e...
Cabozantinib più Atezolizumab versus Sorafenib per il carcinoma epatocellulare avanzato: studio COSMIC-312
Cabozantinib ( Cabometyx ) ha mostrato attività clinica in combinazione con inibitori del checkpoint nei tumori solidi. Lo studio COSMIC-312...
Chemioterapia per infusione arteriosa a base di Oxaliplatino più Fluorouracile rispetto a Sorafenib nel carcinoma epatocellulare avanzato: studio FOHAIC-1
La chemioterapia per infusione arteriosa epatica interventistica di Fluorouracile, Leucovorina e Oxaliplatino ( HAIC-FO ) ha mostrato un profilo di...
Atezolizumab più Bevacizumab rispetto a Sorafenib nei pazienti con carcinoma epatocellulare non-resecabile: studio IMbrave150
È importante comprendere l'esperienza dei pazienti riguardo al trattamento del cancro. Sono stati valutati gli esiti riportati dai pazienti (...
Donafenib versus Sorafenib nel trattamento di prima linea del carcinoma epatocellulare non-resecabile o metastatico
Donafenib, un nuovo inibitore multichinasico e un derivato deuterato del Sorafenib ( Nexavar ), ha mostrato efficacia negli studi di...
Sintilimab più un biosimilare di Bevacizumab rispetto a Sorafenib nel carcinoma epatocellulare non-resecabile: studio ORIENT-32
La Cina ha un alto carico di carcinoma epatocellulare e l'infezione da virus dell'epatite B ( HBV ) è il...
Lenvatinib versus Sorafenib per il trattamento di prima linea del carcinoma epatocellulare non-resecabile
Il carcinoma epatocellulare è la terza causa di morte per cancro nel mondo. La conservazione della qualità di vita correlata...