Sorafenib nei pazienti con linfoma recidivato o refrattario
La sicurezza e l'attività dell'inibitore delle chinasi Sorafenib ( Nexavar ) sono state studiate in pazienti con malattie linfoproliferative recidivate o refrattarie che hanno ricevuto Sorafenib ( 400 mg ) due volte al giorno fino alla progressione della malattia o alla comparsa di una tossicità clinica.
L'endpoint primario era il tasso di risposta globale ( ORR ).
Un totale di 30 pazienti ( età media 61 anni, range 18-74 ) hanno ricevuto in media 4 mesi di terapia.
Le tossicità di grado 3-4 hanno incluso: reazioni cutanee a livello di mano / piede ( 20% ), infezioni ( 12% ), neutropenia ( 20% ) e trombocitopenia ( 14% ).
Due pazienti hanno ottenuto una remissione completa ( CR ) e 2 hanno raggiunto remissione parziale ( PR ) per un tasso di risposta globale del 13%.
Malattia stabile e malattia progressiva sono state osservate in 15 ( 50% ) e in 11 pazienti ( 37% ), rispettivamente.
La sopravvivenza globale media per tutti i pazienti è stata di 16 mesi. Per i pazienti che hanno raggiunto la remissione completa, la remissione parziale e la malattia stabile, il tempo medio alla progressione e la sopravvivenza globale sono stati, rispettivamente, di 5 e 24 mesi.
Rispetto ai pazienti con malattia progressiva, i pazienti responsivi avevano livelli basali significativamente più elevati di fosforilazione di chinasi regolata dal segnale extracellulare e autofagia e hanno presentato una significativa riduzione di questi parametri dopo 1 mese di terapia.
Sorafenib è stato ben tollerato e ha mostrato un'attività clinica che richiede lo sviluppo di regimi di associazione. ( Xagena2012 )
Guidetti A et al, Br J Haematol 2012; 158: 108-119
Emo2012 Onco2012 Farma2012
Indietro
Altri articoli
Mantenimento con Sorafenib dopo trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche nei pazienti con leucemia mieloide acuta FLT3-ITD
Uno studio di fase 3 in aperto, multicentrico, randomizzato ha dimostrato che il mantenimento con Sorafenib ( Nexavar ) dopo...
Camrelizumab più Rivoceranib versus Sorafenib come terapia di prima linea per il carcinoma epatocellulare non-resecabile: studio CARES-310
È stato dimostrato che l’immunoterapia con inibitori del checkpoint immunitario combinati con un inibitore della tirosina-chinasi ( TKI ) anti-angiogenico...
Sorafenib aggiunto a Cladribina, Citarabina ad alte dosi, fattore di crescita granulocitario e Mitoxantrone nella leucemia mieloide acuta non-trattata
L'inibitore multichinasi Sorafenib ( Nexavar ) migliora la sopravvivenza libera da eventi ( EFS ) se utilizzato negli adulti con...
Nivolumab versus Sorafenib nel carcinoma epatocellulare avanzato: studio CheckMate 459
Nello studio CheckMate 040 di fase 1-2, Nivolumab ( Opdivo ) in monoterapia ha mostrato risposte durature, sicurezza gestibile e...
Cabozantinib più Atezolizumab versus Sorafenib per il carcinoma epatocellulare avanzato: studio COSMIC-312
Cabozantinib ( Cabometyx ) ha mostrato attività clinica in combinazione con inibitori del checkpoint nei tumori solidi. Lo studio COSMIC-312...
Chemioterapia per infusione arteriosa a base di Oxaliplatino più Fluorouracile rispetto a Sorafenib nel carcinoma epatocellulare avanzato: studio FOHAIC-1
La chemioterapia per infusione arteriosa epatica interventistica di Fluorouracile, Leucovorina e Oxaliplatino ( HAIC-FO ) ha mostrato un profilo di...
Atezolizumab più Bevacizumab rispetto a Sorafenib nei pazienti con carcinoma epatocellulare non-resecabile: studio IMbrave150
È importante comprendere l'esperienza dei pazienti riguardo al trattamento del cancro. Sono stati valutati gli esiti riportati dai pazienti (...
Donafenib versus Sorafenib nel trattamento di prima linea del carcinoma epatocellulare non-resecabile o metastatico
Donafenib, un nuovo inibitore multichinasico e un derivato deuterato del Sorafenib ( Nexavar ), ha mostrato efficacia negli studi di...
Sintilimab più un biosimilare di Bevacizumab rispetto a Sorafenib nel carcinoma epatocellulare non-resecabile: studio ORIENT-32
La Cina ha un alto carico di carcinoma epatocellulare e l'infezione da virus dell'epatite B ( HBV ) è il...
Lenvatinib versus Sorafenib per il trattamento di prima linea del carcinoma epatocellulare non-resecabile
Il carcinoma epatocellulare è la terza causa di morte per cancro nel mondo. La conservazione della qualità di vita correlata...