Carcinoma esofageo a cellule squamose avanzato non-resecabile: approvato Opdivo nell' Unione Europea
La Commissione Europea ( EC ) ha approvato Opdivo ( Nivolumab ) per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma esofageo a cellule squamose ( ESCC ) avanzato non-resecabile, recidivato o metastatico dopo precedente chemioterapia di combinazione a base di fluoropirimidina e Platino.
La decisione della Commissione Europea si basa sui risultati dello studio di fase 3 ATTRACTION-3, che ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante della sopravvivenza globale ( OS ) nei pazienti che hanno ricevuto Opdivo rispetto alla chemioterapia.
Il profilo di sicurezza di Nivolumab è risultato favorevole se comparato a quello della chemioterapia e in linea con quanto osservato in precedenti studi con Nivolumab in altri tumori solidi.
Dallo studio di fase 3 ATTRACTION-3 è emerso:
a) Nivolumab ha ridotto il rischio di morte del 23%, rispetto alla sola chemioterapia ( hazard ratio [ HR ] 0.77; IC 95%: 0.62-0.96; p = 0.019 );
b) La sopravvivenza mediana globale con Nivolumab è stata pari a 10.9 mesi ( IC 95%: 9.2 - 13.3 ) rispetto a 8.4 mesi ( IC 95%: 7.2 - 9.9 ) con la sola chemioterapia, dimostrando un miglioramento di 2.5 mesi;
c) Il braccio trattato con Nivolumab ha mostrato tassi di sopravvivenza globale a 12 e 18 mesi rispettivamente del 47% ( IC 95%: 40 - 54 ) e del 31% ( IC 95%: 24 - 37 ) versus 34% ( IC 95%: 28 - 41 ) e del 21% ( IC 95%: 15 - 27 ), nei pazienti assegnati al braccio di chemioterapia;
d) Il beneficio di sopravvivenza con Nivolumab è stato osservato indipendentemente dai livelli di espressione di PD-L1;
e) I tassi di risposta obiettiva ( ORR ) tra i bracci trattati con Nivolumab e la chemioterapia erano comparabili, rispettivamente del 19% ( IC 95%: 14 - 26 ) e del 22% ( IC 95%: 15 - 29 );
f) La durata mediana della risposta ( DoR ) dei pazienti è risultata considerevolmente aumentata nel braccio trattato con Nivolumab con 6.9 mesi ( IC 95%: 5.4 - 11.1 ) versus 3.9 mesi ( IC 95%: 2.8 - 4.2 ), con la chemioterapia;
g) Una analisi esplorativa degli outcome riportati dai pazienti ha mostrato un significativo miglioramento globale della qualità di vita con Nivolumab versus chemioterapia. Con Nivolumab è stato riportato un numero inferiore di eventi avversi correlati al trattamento ( TRAE ) rispetto alla chemioterapia, con un tasso del 66% per ogni grado nei pazienti trattati con Nivolumab rispetto al 95% in quelli che ricevevano la chemioterapia. I pazienti nel braccio Nivolumab hanno anche manifestato una più bassa incidenza di eventi TRAE di grado 3 o 4 rispetto a quelli nel braccio chemioterapico ( 18% vs 63% ) e la percentuale dei pazienti con eventi TRAE che hanno portato alla sospensione del trattamento è stata la stessa in entrambi i bracci ( 9% ).
ATTRACTION-3 è uno studio globale di fase 3, multicentrico, randomizzato, in aperto, che ha valutato Nivolumab rispetto alla chemioterapia ( Docetaxel o Paclitaxel ) nei pazienti con tumore dell’esofago refrattari o intolleranti alla terapia di combinazione di prima linea con farmaci a base di fluoropirimidina e Platino.
I pazienti sono stati trattati fino a progressione della malattia o tossicità inaccettabile.
L’endpoint primario era la sopravvivenza globale. Endpoint secondari includevano il tasso di risposta obiettiva valutato dallo sperimentatore, la sopravvivenza libera da progressione, il tasso di controllo della malattia, la durata della risposta e la sicurezza. ( Xagena2020 )
Fonte: BMS, 2020
Gastro2020 Onco2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Sopravvivenza libera da progressione radiografica e sopravvivenza libera da progressione clinica come potenziali surrogati della sopravvivenza globale negli uomini con tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni
Nonostante il notevole aumento della longevità degli uomini affetti da tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ),...
Chemioradioterapia ipofrazionata accelerata seguita da potenziamento con radioterapia ablativa stereotassica per il carcinoma al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato, non-resecabile
La progressione intratoracica rimane il modello predominante di fallimento nei pazienti trattati con chemioradioterapia concomitante seguita da un inibitore del...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Scarsa concordanza tra la valutazione di CA-125 e la valutazione RECIST per la progressione nelle pazienti con tumore ovarico recidivante sensibile al Platino in terapia di mantenimento con un inibitore PARP
L'antigene tumorale 125 ( CA-125 ) è raccomandato dalle linee guida terapeutiche e ampiamente utilizzato per diagnosticare la recidiva del...
Intensificazione del blocco degli androgeni nei pazienti con tumore alla prostata sensibile alla castrazione biochimicamente recidivante ad alto rischio: AFT-19, studio PRESTO
I pazienti con carcinoma prostatico biochimicamente ricorrente ( BRPC ) dopo prostatectomia radicale e un breve tempo di raddoppio del...
Terapia aggiuntiva con Rosuvastatina per la tubercolosi polmonare sensibile alla Rifampicina
Per la tubercolosi farmacosensibile sono necessari trattamenti più brevi. L'aggiunta delle statine aggiuntive aumenta l’attività battericida nei modelli preclinici di...
Beneficio nel tumore alla prostata metastatico ormono-sensibile da Docetaxel
L'aggiunta di Docetaxel ( Taxotere ) alla terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) migliora la sopravvivenza nei pazienti con...
Atezolizumab combinato con Bevacizumab e terapia a base di Platino per il tumore all'ovaio Platino-sensibile: studio ATALANTE / ENGOT-ov29
Le doppiette a base di Platino con Bevacizumab ( Avastin ) concomitante e di mantenimento sono la terapia standard per...
La sospensione anticipata degli inibitori della calcineurina è fattibile dopo il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche: studio ANZHIT 1
Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche ( aplo-HSCT ) utilizzando Ciclofosfamide post-trapianto ( PTCy ) è appropriato per coloro...
Studio NADIM II: trattamento neoadiuvante con Nivolumab più chemioterapia basata su Platino versus sola chemioterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile in stadio IIIA o IIIB
Il 20% circa dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) riceve una diagnosi in stadio III. In...