Defibrillatore impiantabile sottocutaneo per prevenire la morte cardiaca improvvisa
È stato messo a punto un defibrillatore cardioverter impiantabile ( ICD ) completamente sottocutaneo, cioè senza la necessità di impianto di un catetere transvenoso.
I defibrillatori cardiaci impiantabili tradizionali prevedono l’inserimento di almeno un catetere nel cuore. Nella maggior parte dei casi tali cateteri, costituiti da sottili fili elettrici isolati, vengono fatti passare lungo una vena, quindi inseriti all’interno del cuore. Questi cateteri tradizionali inseriti per via transvenosa sono preposti al rilevamento del ritmo cardiaco e alla trasmissione di una scossa elettrica salvavita al rilevamento di un’aritmia maligna.
L’ impianto chirurgico di tali cateteri transvenosi permanenti all’interno del cuore del paziente è associato ad una percentuale significativa di complicanze.
L’ICD sottocutaneo messo a punto da Cameron Health viene impiantato invece appena al di sotto della cute, il che permette potenzialmente di eludere molte delle complicanze associate alla procedura d’impianto tradizionale e ai problemi di performance nel lungo termine.
Il defibrillatore sottocutaneo è inoltre stato progettato in modo da favorire la facilità d’impianto e d’espianto con conseguente abbreviamento della procedura chirurgica.
Sono stati condotti due studi clinici a breve termine che hanno portato a scegliere, tra quattro configurazioni del dispositivo, quella costituita da un elettrodo parasternale e da un generatore di impulsi, efficace come un defibrillatore cardioverter transvenoso per bloccare una fibrillazione ventricolare indotta, sebbene con una necessità di energia significativamente maggiore.
E’ stato in seguito valutato l'impiego a lungo termine del dispositivo, prima in uno studio pilota su 6 soggetti, quindi in uno studio che ha coinvolto 55 pazienti.
La fibrillazione ventricolare è stata rilevata con successo nella totalità dei 137 episodi indotti durante i test elettrofisiologici.
La fibrillazione ventricolare indotta è stata convertita due volte nel 98% dei pazienti mediante scariche da 65 J in due test consecutivi.
Tra gli eventi avversi clinicamente significativi, sono state segnalate due infezioni della tasca sottocutanea e quattro revisioni del posizionamento del catetere.
Dopo un periodo medio di 10 mesi il defibrillatore impiantabile sottocutaneo ha riconosciuto e trattato con successo tutti e 12 gli episodi spontanei di tachiaritmia ventricolare sostenuta. ( Xagena2010 )
Fonte: The New England Journal of Medicine, 2010
Cardio2010
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